All’eterno dibattito sul confine tra “cultura del bere” e “sballo” si aggiunge un nuovo capitolo, scritto dalla presidenza semestrale estone dell’Unione Europea e il vice presidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio Massimo Fiorio. Il Paese nordico, in questi mesi di governo, ha promosso il “Crossborders aspects in alcohol policy - tackling harmful use of alcohol” in materia di politiche sanitarie che, in poche parole, considera l’alcol al pari del tabacco, senza distinzioni e senza il “bere responsabile”; atteggiamento che, a detta del deputato del Pd, danneggerebbe l’Italia e tutti quei Paesi in cui c’è una cultura del bere radicata nella tradizione e nella storia. Fiorio ha chiesto quindi all’Unione Europa di non fare l’errore di associare cultura del vino con l’abuso di alcol, e che l’Italia si dissoci da questo orientamento comunitario
“La cultura mediterranea del vino, la sua storia e la sua tradizione - ha affermato Massimo Fiorio - non hanno niente a che vedere con la visione nordeuropea di eccesso e sballo. Ogni esagerazione va stigmatizzata e va promossa l’educazione al “bere responsabile” - conclude Fiorio - ma chiediamo al governo ed ai ministeri competenti di rigettare con forza ogni posizione dell’Ue che stigmatizzi le bevande alcoliche mettendone in risalto solo l’aspetto dannoso”.
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