Non più solo dentro a pacchi e cassette: il grande vino italiano, tra poco, viaggerà anche “fuori”, a vista, grazie ai 15 francobolli di Poste Italiane (emessi dal 24 marzo) dedicati ai territori e vini Docg del Belpaese, dal Brunello di Montalcino (Toscana), al Sagrantino di Montefalco (Umbria), dal Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane (Abruzzo) all’Aglianico del Vulture Superiore (Basilicata), dal Greco di Tufo (Campania) all’Albana di Romagna (Emilia Romagna), dai Colli Orientali del Friuli Picolit (Friuli Venezia Giulia) al Cannellino di Frascati (Lazio), dal Moscato di Scanzo (Lombardia) alla Vernaccia di Serrapetrona (Marche), dal Barolo (Piemonte) al Primitivo di Manduria dolce naturale (Puglia), dal Vermentino di Gallura (Sardegna) al Cerasuolo di Vittoria (Sicilia), fino al Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Superiore (Veneto). Un ritorno al vino del francobollo che, da sempre, in edizioni speciali, celebra persone, eventi e prodotti più importanti del Paese. Un francobollo per Regione, anche se 5 (Calabria, Liguria, Molise, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta) sono rimaste fuori. Ma ci sarà tempo di “riunire” l’Italia enoica in via filatelica.
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