Non salverà i consumi di vino, ai minimi storici in Italia, ma almeno non aggraverà una situazione già difficile, che ha visto calare gli acquisti del nettare di Bacco del 7% nei primi tre mesi del 2013 da parte delle famiglie italiane. è il rinvio dell’aumento dell’Iva dal 21 al 22%, che dovrebbe scattare da luglio ma che, secondo il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e altri esponenti del Governo, plausibilmente potrebbe essere rinviato quanto meno a dicembre. “Un aumento che avrebbe un ulteriore effetto depressivo sui consumi di vino sul mercato italiano - commenta Coldiretti - che sono scesi al minimo storico dall’Unità d’Italia. Nello spazio di una decade, gli italiani hanno detto addio ad un bicchiere di vino su quattro, tanto che i consumi nazionali sono scesi ad appena 22,6 milioni di ettolitri, sui 29 milioni di ettolitri bevuti negli Stati Uniti e ai 30,3 milioni di ettolitri della Francia che detiene il primato mondiale. L’Italia - conclude la Coldiretti - è addirittura tallonata da vicino dalla Germania e soprattutto dalla Cina con un consumo interno di 18 milioni di ettolitri in rapida crescita (+9%).
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