Neanche la storica roccaforte del mercato dei vini di Bordeaux, l’Inghilterra, sembra disposta a sollevare le sorti delle annate recenti del grande rosso di Francia: dall’ultima asta di Sotheby’s di scena a Londra, il 30 aprile, emerge ancora una volta la reticenza dei collezionisti del mondo a spendere grosse somme per le vendemmie 2009 (per altro molto apprezzata dalla critica) e 2010. Meglio, molto meglio, le vecchie annate bordolesi, sempre sugli scudi, nonostante il crescente successo dei vini di Borgogna, come dimostrano le aggiudicazioni spuntate nell’asta londinese, dove i top lot sono stati due, da 12 bottiglie di Château Petrus (assoluto protagonista) 1982, battuti per 44.650 sterline ognuno, e uno da 12 bottiglie di Château Lafite 1982, andato per 22.325 sterline (tutti a compratori asiatici).
Nel complesso, l’incanto non ha raggiunto i risultati sperati: 1,4 milioni di sterline raccolti, contro una previsione di 1,6 milioni, con solo l’80,8% dei lotti venduti. Bene, nella piazza londinese, le etichette italiane: se il lotto più caro battuto è stato quello di 12 bottiglie di Sassicaia 2012 battuto a 1.528 sterline, protagonista assoluto è stato Gaja, con tanti lotti aggiudicati, tra cui spicca quello di 13 bottiglie di Gaia & Rey Chardonnay 2005 battuto per 1.175 sterline. Ma buone aggiudicazioni hanno fatto segnare anche il Barbaresco Rabaja Riserva 2001 di Bruno Giacosa, i Barolo di Scavino, Pio Cesare, Gaja e Mascarello, e ancora l’immancabile Tignanello di Antinori.
Stessa musica anche dall’altra parte dell’Oceano, nell’asta battuta, ancora da Sotheby’s, a New York, dove sono stati aggiudicati il 97% dei lotti in asta, per 1,4 milioni di dollari. Le quotazioni top le hanno spuntate un lotto di Château Lafite 1982 battuto a 36.750 dollari, uno da 12 bottiglie di Château Lafleur 2000 andato per 24.500, ed uno da 12 bottiglie di Château Haut Brion 1989 per 22.050 dollari. Per l’Italia, il miglior lotto porta ancora la firma di Gaja con 9 bottiglie di Barolo Sperss 1997 battute a 4.900 dollari, tanto quanto le 12 bottiglie di Sassicaia 1990. Sul podio italiano anche il lotto di 12 bottiglie di Cabernet Franc 1995 di Giuseppe Quintarelli, ma buonissime quotazioni anche quelle spuntate da vecchie annate di Masseto, Ornellaia, Solaia, ma anche di Barolo (da Borgogno a Prunotto, da Cerequio a Marcarini, da Batasiolo a Rocche dei Manzoni a Pianpolvere Soprano) e di Brunello di Montalcino (da Castello Banfi a Biondi Santi, da Poggio di Sotto a Pieve Santa Restituta, da Greppone Mazzi a Il Poggione), fino all’Amarone di Bertani e non solo.
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