Sempre più “caliente”, il rapporto tra Italia e Argentina. Due Paesi storicamente uniti da una forte emigrazione dal Belpaese alla “pampa”, dalla passione per il calcio, consacrata soprattutto dall’epopea di Maradona al Napoli e oggi, oltre che ovviamente da un Pontefice Italo-Argentino come Papa Francesco, sempre più anche dal vino. L’imprenditore del petrolio Alejandro Bulgheroni investe ancora in uno dei territori simbolo del vino italiano, Montalcino, con il suo Brunello: dopo aver comprato, nel dicembre 2012, Poggio Landi (134 ettari di terreno, di cui 25 a vigneto, con un bellissimo casale di 800 metri quadrati, da ristrutturare, ma senza cantina), una “costola” distaccata della storica Fattoria dei Barbi di Stefano Cinelli Colombini, il petroliere, conquistato dalla passione per il grande rosso toscano, con già altri interessi sempre nell’agricoltura toscana (in Chianti Classico, con la tenuta di Dievole), ha acquistato, su tutt’altro versante di Montalcino, Podere Brizio, con l’agriturismo, la cantina, moderna e con grandi spazi per vinificazione, imbottigliamento, invecchiamento e stoccaggio, ed i vigneti della proprietà dell’azienda (30 ettari, di cui 7 a Brunello di Montalcino Docg, 1 ettaro a Rosso di Montalcino Doc e 1,25 ettaro a Sant’Antimo Doc), dopo che, nei mesi scorsi, il bresciano Roberto Bellini, attuale proprietario, con la moglie Franca, di Podere Brizio (a metà, in società con Patrizia Mazzi), aveva ceduto a Saiagricola di UnipolSai i 31 ettari di terra (12,40 ettari di vigneto, di cui 3 a Brunello) che, però, erano di proprietà personale.
Info: www.poderebrizio.it
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025