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OCM-VINO 2007: RIFORMA STRUTTURALE, ELIMINARE DISTILLAZIONE E ZUCCHERAGGIO, VIA I SOSTEGNI AL MERCATO, ARMONIZZAZIONE DELLE NORME INTERNAZIONALI, DOC E DOP STESSE REGOLE

La nuova proposta sulla nuova Ocm-vino, che andrà in vigore dal 2007 al 2013, non ha segreti per le due dirigenti Ersilia Moliterno, a capo dell’unità “vino ed alcol” della Direzione Generale europea della Commissione Agricoltura, e di Teresa de Mattheis, dirigente della Politiche Agricole Comunitarie del Ministero. Ecco, dunque, le attese italiane “pro e contro” sulla nuova legislazione che è veramente alle porte (recentemente il Commissario Ue Fischer Boel ha apportato anche delle correzioni, ndr), e che coinvolgerà, per i prossimi 5/10 anni, tutto il mondo viticolo ed enologico europeo dei 27 Stati membri.

Teresa de Mattheis ha evidenziato, nel simposio nazionale sulla ricerca e sperimentazione dei vini, promosso dal Forum degli Spumanti d’Italia, le varie problematiche che hanno interessato i dibattiti nazionali a partire dalla contrarietà all’enorme e indiscriminato estirpo di vigneti alla omogeneizzazione della etichettatura tra vini da tavola e doc, dalla rinuncia alla distillazione alla eliminazione dei sostegni al mercato. Infine la de Mattheis ha sottolineato che, dal 1985, la normativa sugli spumanti italiani non è mai stata rivista, che non sono mai state fatte proposte di modifica o di integrazione all’Ocm e che il nuovo regolamento prevede un automatico adeguamento della etichettatura di tutti i vini, compreso gli spumanti.

Ersilia Moliterno, da parte sua, ha anticipato che la nuova proposta (rivista dal Commissario Ue, Fischer Boel nella passata settimana) sarà ufficializzata i primi giorni di luglio e si presenta come una riforma strutturale e forte e non di transizione: le proposte sono dirette e immediate, ma ci saranno concessioni collaterali per andare incontro alle singole esigenze ed adattabilità richieste dagli stati membri. “Non cambieranno i punti salienti e si interverrà - ha detto la Moliterno - probabilmente su modalità, tempistica, organizzazione e libertà di adattamento ai singoli paesi. E’ una riforma che non ha più al centro la produzione, ma il consumo per questo si intende armonizzare le norme del vino ai prodotti alimentari, la etichettatura dei vini europei deve essere uniforme e in linea con quelli mondiali, sarà eliminato l’uso dello zucchero e in contemporanea verrà perso il sostegno della distillazione con l’introduzione di regole più semplici”.

Nel convegno si è anche confermato che “il nome di varietà o di vitigno non può essere registrato e tutelato per legge” e che “la nuova Ocm rafforzerà questo concetto di liberalizzazione dei nomi comuni, per cui il mercato, la globalizzazione e il consumatore sono gli arbitri della vita di un prodotto”.

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