Il bando nazionale per accedere ai fondi dell’Ocm vino per la promozione del vino italiano nei Paesi terzi è aperto da qualche giorno, e le risorse non sono poche, visto che sul piatto ci sono 102 milioni di euro di cofinanziamento. Ma dove si concentreranno i progetti delle aziende, e in cosa si articoleranno? Lo abbiamo chiesto a Silvana Ballotta, alla guida di “Business Strategies” di Firenze, studio specializzato nel supporto delle imprese nell’internazionalizzazione.
“Prevediamo per un impegno crescente nei mercati emergenti - spiega a WineNews - Cina, Sudafrica, Brasile e Russia, senza però abbandonare mercati maturi, ma che per crescere ulteriormente necessitano di ulteriori sforzi dal punto di vista dell’investimento promozionale, come Usa, Canada, Svizzera. Nei primi il focus e sarà soprattutto all’alfabetizzazione dei nuovi consumatori sulla tradizione enologica italiana e sulle denominazioni. Nei paesi dove il vino made in Italy è un brand già affermato è necessario realizzare un percorso di ulteriore consolidamento, che vada a tutelare l’autenticità ed a sensibilizzare il consumatore sulle minacce della contraffazione. In termini concreti - prosegue - sempre maggior attenzione sarà dedicata a azioni innovative, con strategie promozionali a più livelli, e con più attenzione ai social media e alle nuove tecnologie che permettano un’interazione più stretta tra l’azienda e i consumatori finali. Prodotti promozionali multimediali, applicazioni per smartphone e tablet sono ormai un mezzo imprescindibile per arrivare a nuovi potenziali clienti e ricevere feedback dai consumatori già fidelizzati. E poi c’è l’incoming, che deve rappresentare l’ultimo tassello di una strategia promozionale che lavora in maniera integrata sul Paese target. Sicuramente l’ospitalità di operatori nella propria cantina permetterà a questi di conoscere meglio il vino dell’azienda ospitante, la sua storia e il territorio di produzione, ma si rivela vincente se inserita in un piano promozionale articolato”.
L’impatto che ha avuto l’Ocm sulla crescita dell’export? I record degli ultimi anni parlano chiaro, e anche se non esiste una banca dati puntuale di ogni progetto, secondo Business Strategies, che ha seguito iniziative già dalla campagna 2008/2009, per le aziende che ne hanno approfittato si parla di un +20-30% in mercati come gli Usa, e di un +5-10% in mercati cina Russia, Cina e Brasile ...
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