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Ocm vino e promozione nei Paesi Terzi, arriva (con ritardo) anche la graduatoria 2015/2016 del Piemonte: oltre 14 milioni di euro di finanziamenti complessivi approvati divisi tra consorzi, associazioni di impresa e progetti multiregionali

Con un bel po’ di ritardo, anche il Piemonte, una delle Regioni del vino più importanti d’Italia, ha finalmente stilato la lista dei progetti di promozione nei Paesi Terzi finanziati con l’Ocm Vino per l’annualità 2015/2016, per un totale di 12,1 milioni di contributo per progetti di competenza esclusivamente regionale (4,3 ai consorzi e 7,8 ad aziende o associazioni di impresa), a cui vanno sommati 2,04 milioni di euro per i progetti multiregionali (1,28 milioni per quelli che hanno per capofila soggetti piemontesi, e 761.893 euro per progetti guidati da realtà di altre Regioni, http://goo.gl/sogLV4).
Nel primo caso, tra i Consorzi di Tutela, al top assoluto c’è il Consorzio per la Tutela dell’Asti Docg, con 1,39 milioni di euro di finanziamento (su un progetto da 2,7 milioni), seguito dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani con 1,2 milioni (su 2,4 del progetto complessivo), e dal Consorzio di Tutela Barbera d’Asti e Vini del Monferrato con 1 milione (su 2 di progetto). Tra i progetti presentati da imprese, Ati o associazioni, invece, al top, con 800.000 euro (su 1,6 di progetto complessivo), al top c’è il Consorzio Export Wine & Food (di cui fanno parte, tra gli altri, nomi come Oddero, Travaglini, Rocche Costamagna, La Caudrina, Domenico Clerico, Damilano e non solo), seguito, con 730.782 euro (su 1,4 milioni) dalla Vignaioli Piemontesi (organizzazione che riunisce 38 cantine cooperative, 378 aziende vitivinicole e 6.192 aziende viticole del Piemonte, tra cui nomi come Pio Cesare, Marchesi di Barolo, Rivetti, Ettore Germano, Vaira, Elio Grasso, Aldo Conterno, Vietti, Massolino e tanti altri) e dall’Associazione Made in Piedmont, con 519.260 euro di finanziamento (su 1,03 milioni di euro), realtà che riunisce oltre 50 delle più prestigiose cantine della Regione (da Chiarlo a Voerzio, da Boroli a Gianni Gagliardo, da Gigi Rosso a Serradenari, solo per fare alcuni esempi).
Tra i progetti multiregionali (con il Ministero delle Politiche Agricole che, in tutti i progetti, ha messo la stessa quota totalizzata dalla Regioni coinvolte in ogni singolo caso) che hanno per capofila il Piemonte, invece, il più finanziato, con 751.026 euro complessivi (su una spesa totale di 2,65 milioni di euro) tra Piemonte, Lombardia, Veneto, Puglia, Basilicata e Sardegna, è quello dell’Ati Albawine “Non solo Bolle”, seguito da quello del Consorzio Export Quality Wine (di cui fanno parte realtà come Les Cretes, Dettori, Contratto, La Spinetta, La Raja e così via) con 619.829 euro (su 2,4 milioni in totale) che arrivano da Piemonte, Sardegna, Veneto, Valle d’Aosta e Toscana, e da quell’Ati Dop in the world Unavini con 592.378 euro (su 2,39 milioni) finanziati da Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Calabria e Toscana. 

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