02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

OCM VINO: IL MINISTRO PAOLO DE CASTRO INCONTRA GLI STATI GENERALI PER DEFINIRE UNA STRATEGIA SULLO ZUCCHERAGGIO IN VISTA DELL’APPUNTAMENTO EUROPEO DEL 21 NOVEMBRE CON IL COMMISSARIO FISCHER BOEL

Le sicurezze sono poche ma è certo che sarà una trattativa difficile da affrontare con la massima determinazione quella che il Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro si prepara ad affrontare in sede europea sull’Ocm vino, e in particolare sul divieto di zuccheraggio. Per questo il titolare delle Politiche agricole ha riunito gli Stati generali del vino e incontrato tutta la filiera in vista del tavolo negoziale sulla riforma europea del vino che il 21 novembre dovrà portare a Bruxelles la proposta Paese.
Una battaglia, quella europea, che appunto si annuncia difficile in particolare sul divieto dello zuccheraggio voluto dalla proposta della Commissione Europea, ma al quale si oppone palesemente la stragrande maggioranza dei Paesi membri, 20 su 27 e fra i 20 ci sono Francia e Germania.
De Castro ha ammesso che “sarà difficile riuscire a far mantenere così com’é il divieto allo zuccheraggio” e ha reso noto che sta valutando delle ipotesi di compromesso che prevederebbero un ridimensionamento dell’arricchimento permettendolo solo in alcune zone e solo entro uno o due gradi. Ma questa ipotesi di compromesso trova perplessi i produttori di vino che vogliono difendere la qualità e la tipicità del vino italiano.
Agli “Stati Generali” Giuseppe Politi, presidente Cia, ha sottolineato la necessità di “introdurre azioni finalizzate all’aggregazione dell’offerta, sviluppo e innovazione, trasferendo risorse allo sviluppo rurale e consentendo agli Stati membri nell’enveloppe nazionale forme di cofinanziamento nazionale e regionale per tutte le misure”. Il presidente di Confagricolura Federico Vecchioni teme che “si stia cedendo alle necessità dei paesi non produttori di vino”. Paolo Bruni, presidente del Coordinamento delle Centrali Cooperative Agricole e Agroalimentari ha commentato che “qualche risultato è stato raggiunto ma il traguardo è ancora lontano” e indicato alcune priorità fondamentali nella trattativa tra cui: confermare la decisione di sopprimere l’uso del saccarosio in Europa; prevedere e definire il ruolo delle Op vitivinicole nel Regolamento; mantenere il sostegno allo smaltimento dei sottoprodotti a livello comunitario e no all’indicazione del vitigno sui vini senza origine geografica. Il presidente della Federazione Nazionale Vino (Confagri), Piergiovanni Pistoni, ha ricordato che “il negoziato sull’Ocm è in fase critica” ed é perciò imperativo “affrontare la questione in maniera dura”.
Le maggiori preoccupazioni di Confagricoltura riguardano la proposta sull’etichettatura, le politiche per la gestione delle superfici e la criticità sull’utilizzo dei fondi per la promozione. Tra i maggiori auspici, “l’incremento dei fondi destinati alle “envelopes” nazionali, con un aumento del menù delle misure finanziabili”.
Coldiretti commenta che “è di fondamentale importanza l’eliminazione della pratica dello zuccheraggio per consentire finalmente di avere una univoca definizione di vino comunitario come prodotto agricolo “interamente” ottenuto dall’uva”. “Così come è formulata la proposta di riforma dell’Ocm vino potrebbe costare al nostro Paese la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro” ha invece dichiarato il segretario nazionale della Uila-Uil, Pietro Pellegrini, che ha chiesto al ministro De Castro “di adoperarsi affinché il tema del lavoro e delle ricadute occupazionali acquisti centralità nella discussione sulla riforma dell’Ocm vino e di tutte le altre future scelte in materia di politica agricola comune”. Dello stesso avviso la Flai-Cgil secondo cui se la bozza di riforma europea Ocm del vino dovesse rimanere così come è stata presentata dalla Commissione europea in Italia si andrebbe incontro ad un taglio di 70.000 posti di lavoro.

Antonio Boco

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli