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PASSITI E VENDEMMIE TARDIVE: LE MIGLIORI LINFE DOLCI ITALIANE … LE “5 SFERE” 2007 DELLA GUIDA “CUCINA & VINI”: DA TASCA D’ALMERITA A DONNAFUGATA, DA MACULAN AD AVIGNONESI. LES ABEILLES DI LES CRÊTES NOMINATO “VINO DELL’EMOZIONE” 2007

Passito di Pantelleria Ben Ryé 2005 Donnafugata, Sicilia Passito Diamante d’Almerita 2005 Tasca d’Almerita, Sicilia; Les Abeilles Les Crêtes, Valle d’Aosta; Alto Adige Goldmuskateller Vinalia 2004 Cantina Produttori Bolzano, Alto Adige Vendemmia Tardiva Joseph 2004 Hofstätter, Alto Adige Goldmuskateller Passito Serenade 2003 Viticultori Caldano, Alto Adige; Recioto della Valpolicella L’Eremita 2004 Ca’ Rugate, Recioto della Valpolicella 2004 Corte Lenguin, Breganze Torcolato 2004 Maculan, Recioto della Valpolicella Classico 2003 Viviani, Veneto; Tal Lùc 2004 Lis Neris, Colli Orientali del Friuli Rosazzo Riserva Picolit 2003, Livio Felluga, Friuli Venezia Giulia; Buca delle Canne 2004 La Stoppa, Emilia Romagna; Aleatico dell’Elba 2003 Acquabona, Vin Santo Occhio di Pernice 1994, Avignonesi, Toscana; Umbria Passito 2002 La Palazzola - Grilli, Umbria; Colline Pescaresi Passito Rosso Plaisir 2005 Ciccio Zaccagnini, Abruzzo. Sono queste le migliori linfe dolci d’Italia - classificate con le “Cinque Sfere” - secondo la guida “Bere Dolce” 2007 della rivista “Cucina & Vini”.
Il panel di degustatori (Francesco D’Agostino, curatore, Alessandro Brizi e Roberto Infante, vice curatori, Fabio De Raffaele, Alfonso Isinelli, Antonio Marcianò, Luciano Nebbia, Antonio Pellegrino, Enrico Pozza, Elisabetta Tosi e Susanna Varano) non ha dimenticato le emozioni, nominando il Les Abeilles di Les Crêtes, “Vino dell’Emozione” 2007.
In Italia la proposta di vini dolci di qualità è in costante crescita: “la nostra penisola - spiega Francesco D’Agostino - è caratterizzata da una produzione molto articolata e variegata di passiti e vendemmie tardive. Sono questi i vini dolci italiani che hanno preso piede negli ultimi anni e che in special modo hanno segnato il continuum tra il miglioramento qualitativo del prodotto, legato ad uno specifico territorio di appartenenza”. Inoltre “il settore della produzione enologica nazionale - continua D’Agostino - non è più circoscritto ad una specifica area, ma sta interessando lo stivale in tutta la sua lunghezza. Accanto a realtà ormai consolidate come quella del Veneto, del Friuli, dell’Alto Adige, del Trentino, della Toscana e chiaramente della Sicilia se ne affiancano delle nuove, appartenenti a piccole realtà come Umbria e Val d’Aosta, ma di indubbio pregio”.
Nell’edizione 2007 è stata dedicata come sempre una particolare attenzione all’abbinamento con il cibo, sfatando “la convinzione che un vino dolce può essere abbinato solo ed esclusivamente a preparazioni di pasticceria o a selezioni di formaggi. Per anni ci siamo limitati a gustare un buon bicchiere di vino dolce accanto ad un dessert quando invece alcuni prodotti sposano degnamente molte preparazioni salate”.

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