Per dimensione, forse, è la più piccola tra le grandi (per prestigio) denominazione dei vini di Toscana, ma il suo valore è di primissimo piano. 500 milioni di euro, tra patrimonio, vigneti, fatturato e produzione: tanto vale il Vino Nobile di Montepulciano. A dirlo le stime del Consorzio per l’“Anteprima del Vino Nobile 2014 (www.consorziovinonobile.it).
Secondo i dati elaborati dal Consorzio, che riunisce i produttori del territorio, il valore patrimoniale delle aziende è di 200 milioni di euro: altri 150 milioni di euro valgono, invece, i vigneti (in media un ettaro vitato è quotato sui 150.000 euro) e di 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari (il 16%) sono vitati, il che vuol dire che circa il 16% del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti sono oltre 250 viticoltori (sono 90, in totale, gli imbottigliatori, dei quali 78 associati al Consorzio) che, nel 2013, hanno prodotto 56.000 ettolitri di Vino Nobile e 17.000 destinati a Rosso di Montepulciano.
Oltre 1.000 posti di lavoro “fissi” creati dal settore del vino, nel città del Poliziano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2013 sono state immesse nel mercato 7,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile e 2,5 milioni di Rosso di Montepulciano Doc, numeri in linea con l’anno precedente.
E, come per tutte le denominazioni di successo, la crescita arriva grazie all’estero: l’export segna con il 2013 un +8% sul 2012, e vale il 76% del volume di affari complessivo.
Tra i mercati stranieri del Nobile, domina la Germania, che pesa per il 48% delle esportazioni, (+4% sul 2012); bene anche gli Usa, che, nel 2013, hanno fatto +1,5% sul 2012, arrivando al 17,5% del totale, ed i mercati asiatici, passati dall’8,1 al 12% dell’export totale.
In Italia, invece, il Nobile è amato soprattutto al Nord, che rappresenta il 40% del mercato domestico, con la terra natale, la Toscana, che rappresenta il 19%. Tanto quanto la vendita diretta in azienda, grazie anche ad un forte fenomeno di turismo ed enoturismo.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025