
Quattordici prodotti Dop, 9 Igp, a cui si aggiungono 19 vini Docg e 41 Doc, tra i più celebri al mondo, motori di una “Dop economy” regionale da oltre 5 miliardi di euro, che ora più che mai fa sistema, sulla scorta di quanto già fatto nel vino con “Piemonte Land”, guidato da Francesco Monchiero, in un progetto che porterà anche la menzione “Piemonte” facoltativa in etichetta per tutti i vini Dop. È questo l’obiettivo di “Piemonte Is - Eccellenza Piemonte”, nuovo brand collettivo presentato, oggi a Vinitaly 2025 a Verona, e che sarà al centro della promozione dell’agroalimentare della Regione Piemonte, che vivrà un momento di grande visibilità internazionale, peraltro, il 19 giugno, quando Torino ospiterà la finale della celebre classifica “The World’s 50 Best Restaurants 2025” di scena per la prima volta in Italia.
“La Regione offre ai propri prodotti di qualità la possibilità di fregiarsi del brand “Piemonte is - Eccellenza Piemonte”, il nuovo marchio che sarà al tempo stesso garanzia di provenienza e di filiera e veicolo per la sua promozione”, hanno spiegato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, e gli assessori regionali al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, e Parchi Paolo Bongioanni, e alla Cultura e al Turismo Marina Chiarelli. Sottolineando che “il logo, insomma, è molto più di un marchio visivo. È una dichiarazione di identità. Gioca sapientemente tra località e globalità, tra lingua piemontese e linguaggio internazionale, per raccontare un sistema agroalimentare che unisce tradizione, territorio e innovazione e che attira ogni anno milioni di turisti che scelgono la nostra regione per la forza della sua cultura, la bellezza e la varietà dei suoi paesaggi, ma anche per la sua eccellente enogastronomia. Il logo è la firma visiva che garantisce come dietro ogni prodotto agroalimentare piemontese ci siano qualità, autenticità e rispetto per la terra. Con le sue 14 Dop e 9 Igp, i 19 vini Docg e i 41 Doc, infatti, il Piemonte è ai vertici delle regioni d’Italia per numero di prodotti a denominazione d’origine, cui si aggiungono i 344 Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat) e i 600 Prodotti tipici di montagna. È un enorme patrimonio di qualità che ha bisogno di essere reso immediatamente riconoscibile e che dev’essere associato nella percezione collettiva al territorio dove nasce, per promuovere sempre più il Piemonte in Italia e sui mercati mondiali e al tempo stesso dare valore ai produttori”. “Noi piemontesi - ha aggiunto dal canto suo il presidente di Piemonte Land, Francesco Monchiero - dobbiamo avere più coraggio nel dire che siamo bravi a fare cose molto buone. E sotto il nome del Piemonte, dobbiamo farlo mettendo insieme e a sistema il valore delle nostre produzioni che tanti produttori hanno costruito negli anni, portando i nostri sapori nel mondo”.
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