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PIU INCOMING DALL’ESTERO E PIÙ PROMOZIONE INTERNAZIONALE DEL VINO ITALIANO, PERCHÉ L’EXPORT È LA RICETTA ANTICRISI DEI PRODUTTORI DEL BELPAESE. COSÌ VERONA FIERE IN VISTA DI VINITALY (7-10 APRILE VERONA) E VINITALY INTERNATIONAL CHE RIPARTE DAGLI USA

Le cifre dell’esportazione lo confermano, la ricetta anticrisi per il vino italiano è vendere all’estero. E per farlo, oltre alla qualità dei prodotti, ovviamente, serve investire sempre di più in promozione. E tra i player più importanti e autorevoli del vino italiano nel mondo c’è Veronafiere che, negli anni, ha fatto di Vinitaly (www.vinitaly.com) e di Vinitaly International (che riparte dagli Usa, il 28 gennaio a New York e il 30 gennaio a Miami, www.vinitalytour.com) strumenti per l’internazionalizzazione delle imprese enologiche italiane. Per questo anche in tempi di crisi, Vinitaly, di scena dal 7 al 10 aprile 2013 a Verona (www.vinitaly.com), “è un appuntamento a cui le aziende non vogliono rinunciare perché, come evidenziato da una ricerca sulla soddisfazione del cliente realizzata a consuntivo dell’edizione 2012 - si legge in una nota dell’ente veronese - la partecipazione consente di consolidare la propria immagine (97%), verificare l’interesse per i propri prodotti (98%), valutare il mercato e la concorrenza (95%). L’importanza di partecipare vale anche per gli operatori stranieri. In un sondaggio sui visitatori esteri dello scorso anno, l’86% ha affermato partecipare a Vinitaly per trovare nuovi contatti, capire le nuove tendenze e finalizzare contratti di acquisto. Per la prossima edizione verrà ulteriormente incrementata la presenza di buyer stranieri grazie all’impegno delegati di Veronafiere in 60 Paesi e tramite un accordo con Ice - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane per potenziare l’incoming a Verona di nuovi operatori. Questo permetterà di aumentare le possibilità di contatti business to business per le aziende espositrici, che stanno confermando la richiesta di spazi dello scorso anno; le iscrizioni sono infatti in linea con il 2012”.
“Per mantenere la leadership degli scambi mondiali di vino, con il 23% del mercato - dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - è fondamentale continuare a promuovere un’immagine unitaria del sistema enologico italiano, per dare forza ai valori della nostra tradizione, ma anche per dare valore alle risorse messe in campo”.
Vinitaly, che si impone ogni anno come il più grande salone internazionale dedicato al vino, offre a trader e operatori internazionali l’unico punto di riferimento completo dell’offerta italiana. Offerta che rappresenta il meglio dell’enologia mondiale, in termini di qualità e di originalità grazie al suo patrimonio di vitigni autoctoni, con prezzi concorrenziali in relazione anche all’appeal del made in Italy e della cultura che il nostro vino rappresenta nel mondo.

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