Di questi tempi, sentire di cantine che hanno in programma investimenti importanti, dal punto di vista economico, è una notizia. E per fortuna succede meno raramente di quanto ci si potrebbe aspettare. Ma quasi sempre, in ogni caso, arriva a braccetto anche la notizia di polemiche di vario genere sull’investimento in questione. Una dinamica che non ha risparmiato neanche il Massetto, uno dei vini più affermati ed importanti del Belpaese. Ed in particolare il progetto della nuova cantina che la società Ornellaia e Masseto srl (che vede come azionisti nomi come Frescobaldi, Mondavi e Spi Group), vorrebbe realizzare a Castagneto Carducci, con un nuovo punto vendita e spazio esposizione, con un investimento da 13 milioni di euro.
Progetto già approvato nel 2006, come riporta il quotidiano “Il Tirreno”, ma cui ora una variante (si parla di un ampliamento, rispetto al primo progetto, di 1200 metri quadri, già autorizzato dalla Provincia di Livorno e che porterebbe ad una maggiore produttività del 10%), fa discutere l’amministrazione comunale. O meglio, l’opposizione, visto che la l’ok alla modifica è passata con i voti della maggioranza, criticata dalle forze di opposizione per “vere affrontato con leggerezza un piano così importante, discusso una sola volta. Il territorio è cosa di tutti. Non capisco la necessità di realizzare un nuovo spazio commerciale quando l’azienda ne ha già uno”.
Ovviamente delusa dalla polemica, ma anche sorpresa, la proprietà dell’azienda che, per bocca del direttore, Leonardo Raspini, commenta: “non è stato commesso alcun abuso e questa ci appare una crociata legata a logiche politiche. Per noi parlano i numeri e la crescita di Ornellaia. Dal 2002 siamo passati da 113 a 161 assunzioni. La nostra proposta è raccolta in 1.400 pagine, 80 tavole e 30 relazioni. Sono stati fatti tutti gli studi del caso”. E il sindaco di Castagneto Carducci, Fabio Tinti, sottolinea anche “che il vino è il più grande portabandiera del territorio. Le bottiglie di Bolgheri - dice - sono presenti in tutto il mondo. Ornellaia è un’azienda fondamentale, che dà occupazione e porta sviluppo”.
Ma, al di là di come ognuno la pensi, e di come si evolveranno i fatti, la vicenda è l’ennesima testimonianza che racconta di un mondo vinicolo ed imprenditoriale sempre più impantanato nelle pastoie delle politica e della burocrazia.
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