Sentiamo dire spesso che uno dei maggiori punti di forza del vino italiano, oltre alla sua varietà e tipicità, è il grande rapporto qualità/prezzo. Un sentiment, ora, messo “nero su bianco” del celebre portale americano “Wine-Searcher”, che tra le tante classifiche che realizza nell’anno, a inizio 2014 ha stilato anche quella dei “Best Value Wines in the World”. In una maniera molto semplice, che però da il quadro di un fenomeno, ovvero stabilendo 4 fasce di prezzo indicative (10, 20, 40 e 80 dollari), e incrociando i punteggi assegnati ai vini dalle più importanti voci della critica enologica mondiale, insieme ai prezzi medi di vendita nel mondo, stilando per ogni categoria una “top 10”. E l’Italia, nel peggiore dei casi, è presente con 3 vini su 10. Ma andiamo con ordine: nella categoria “Top Wines around 10 dollars”, il Belpaese piazza il Chianti Rufina 2010 di Villa Travignoli al n. 2, il Chianti Colli Senesi 2011 di Fontaleoni al n. 6, il Terre Bianche Torbato Alghero 2011 di Sella & Moscan al n. 7 ed Il Brecciarolo Rosso Piceno Superiore 2010 di Velenosi, al n. 8.
Passando ai “Top Wines Around 20 dollars”, per l’Italia ci sono il Vorberg Pinot Bianco Weissburgunder Alto Adige Riserva di Cantina Terlano al n. 3, il Cerasuolo di Vittoria Classico Dorilli 2010 di Planeta al n. 5, il Morellino di Scansano Val delle Rose Riserva 2009 di Cecchi al n. 6 ed il Pergolaia 2009 di Caiarossa, al n. 7.
Salendo ancora, tra i “Top Wines around 40 dollars”, 3 sono gli alfieri del tricolore enoico: il Taurasi Vigna Cinque Querce di Salvatore Moretti 2005 al n. 1, l’Avvoltore 2009 di Morisfarm al n. 3, ed l’Etna Rosso Guardiola 2009 di Tenuta delle Terre Nere al n. 8.
Ma l’Italia di Bacco, in questa peculiare classifica, se la passa bene anche nella fascia più alta, quella dei “Top Wines around 80 dollars”, dove piazza 4 etichette su 10 (sulle 2 del Sudafrica, ed una a testa per Usa, Francia, Portogallo e Australia): il Langhe Rosso Arborina 2007 di Elio Altare al n. 3, il Barolo Gavarini Vigna Chiniera 2008 di Elio Grasso al n. 4, il Barolo Ginestra Ciabot Menin 2005 di Domenico Clerico al n. 5, e il Sammarco 2007 di Castello dei Rampolla al n. 10.
Una classifica, quella realizzata da uno dei più utilizzati “motori di ricerca” per bottiglie e prezzi di ogni genere di etichetta, che conferma, dunque, l’appeal dell’Italia enoica con vini di qualità e per tutte le tasche.
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