Sono ormai tre anni che il Consorzio Valpolicella porta avanti il progetto “Riduci Risparmia Rispetta” per incrementare l’ecosostenibilità della produzione vitivinicola del territorio, salvaguardandone il pregio ed elevando contemporaneamente la qualità intrinseca del vino. Per tracciare un bilancio di quanto fatto finora in tema di lotta integrata, mettendo a confronto varie esperienze condotte nel comprensorio, il Consorzio ha organizzato giovedì scorso un convegno ad hoc.
L’esperienza degli ultimi tre anni in Valpantena “sulla difesa sostenibile dalle tignole con il metodo della confusione sessuale - ha spiegato Stefano Casali, della Cantina Valpantena - ha visto un incremento delle superfici interessate dagli iniziali 60 ettari del 2011 agli attuali 136, a conferma dei buoni risultati ottenuti. L’annata appena trascorsa è stata particolarmente difficile per la difesa da questo insetto - ha affermato Casali - ma, dal confronto tra i risultati ottenuti nei vigneti protetti con la confusione e quelli tradizionali, emerge chiara la conferma della validità del metodo.”
Per il 2014, il Consorzio Tutela Vini Valpolicella ha delineato le linee di difesa integrata in vista dell’entrata in vigore dal primo gennaio della normativa europea sull’uso sostenibile dei fitofarmaci. “Il Consorzio per la Tutela Vini Valpolicella, già da anni attivo in tal senso, promuove la sostenibilità nei vigneti con diverse attività - ha spiegato Renzo Caobelli, agronomo del Consorzio - tra cui la definizione di particolari disciplinari di difesa. I disciplinari di difesa integrata 2014 saranno impostati su due livelli: base ed avanzato. Il disciplinare “base” rappresenta la piattaforma di minima che i soci sono tenuti a rispettare, e che da quest’anno coincide con quanto divenuto obbligatorio a seguito dell’introduzione della Direttiva Europea n. 128. Il disciplinare “avanzato” invece, va oltre il piano nazionale e si incardina su criteri di estrema cautela, escludendo dall’impiego tutti i fitofarmaci potenzialmente problematici. Il disciplinare “avanzato” di difesa integrata del Consorzio dà molto spazio all’impiego di tecniche di difesa innovative, come ad esempio il metodo della confusione sessuale per la lotta alla tignoletta, con l’obiettivo di superare i 1.400 ettari realizzati nel 2013, ed all’impiego dei mezzi biotecnologici, come il Bacillus thuringensis o il B. subtilis, che hanno dato ottimi risultati nel corso della passata campagna agraria. La scelta dei fitofarmaci - ha concluso Caobelli - è supportata dall’attività di monitoraggio e studio dei cicli di infezione, svolta dai tecnici del Consorzio, che si traduce nell’invio a tutti i soci del bollettino settimanale con il suggerimento delle tecniche agronomiche più idonee”.
Le più recenti normative dell’Unione Europea (Regolamento 1107 del 2009, Direttiva 127 e 128 del 2009) sono, infatti, molto attente alla qualità dei prodotti agro-alimentari, alla salvaguardia dell’ambiente e alla salute degli operatori e dei consumatori. I viticoltori devono difendere il loro raccolto facendo i conti da una parte con una legislazione che di fatto limita l’impiego di fitofarmaci; dall’altra con la necessità di vendemmiare uve particolarmente sane, destinate alla produzione di vini di alta qualità come l’Amarone, anche in annate difficili. Tra le principali avversità da tenere sotto controllo, le tignole rappresentano senza dubbio i fitofagi “chiave” tanto da richiedere l’impiego di efficaci misure di difesa. E nel complesso i risultati ottenuti a fine stagione 2013 dal Consorzio Valpolicella sono stati decisamente positivi, considerato il primo anno di applicazione del metodo della confusione nella maggior parte delle aree e nonostante il 2013 sarà ricordato come un anno particolarmente impegnativo nella difesa dalle tignole in tutte le aree viticole venete.
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