“Non dimenticate mai che il vostro primo titolo è quello di vigneron, non dimenticate che voi siete anche contadini”. Così il presidente internazionale di Slow Food Carlin Petrini ai produttori alla presentazione della guida “Vini d’Italia 2007” del Gambero Rosso/Slow Food. Nel suo intervento Petrini ha ricordato l’importanza fondamentale dell’agricoltura e il primato del legame con la terra e il territorio.
“Il vino - ha detto - è diventato in questi anni una punta di diamante, il prodotto che ha saputo dare il maggior valore aggiunto alla terra. Il vino è ormai un simbolo molto più di tante altre tipologie di prodotti agricoli. Ma non dimentichiamo l’importanza dell’atto agricolo per il nostro futuro. I call center o i computer non riempiranno mai il nostro piatto o il nostro bicchiere”.
Alla platea di vignaioli Petrini ha voluto lanciare un avvertimento ricordando che “si può soffrire anche di eccessiva crescita. Fate attenzione, non conta solo essere grandi, fare marketing, occuparsi delle vendite o della comunicazione. Bisogna trovare un giusto equilibrio e non dimenticare di prestare la massima attenzione alla terra da cui nasce il vostro prodotto. Le radici- ha aggiunto - sono nel territorio, dovete accudire le vigne e fate sentire la cultura agricola ai vostri figli e alle future generazioni. I produttori devono stare con la vigna e non lasciarla solo in mano alla manodopera straniera”.
Dal palco anche il condirettore del Gambero Rosso Daniele Cernilli, parafrasando Platone, ha ricordato come “il vino ha tanti modi di essere e manifestarsi, ma oggi l’enologia non deve più puntare a fare solo un vino d’impatto bensì a quello autentico che esprime la storia e le tradizioni di un territorio”.
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