02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

SALONE DEL VINO - ITALIA E FRANCIA “ALLEATE” PER RILANCIARE L’IMMAGINE DEL PROPRIO VINO NEL MONDO

Dal 2003 Italia e Francia “alleate” per rilanciare l’immagine del proprio vino nel mondo ? Dell’idea di una stretta collaborazione tra Italia e Francia se ne è parlato al Salone del Vino di Torino al forum di presentazione del libro del giornalista de “Il Sole 24 Ore” Nicola Dante Basile “Profumo di vino, storie di uomini, di imprese, di mercati”, da cui emerge anche lo stato di debolezza delle viticolture dei Paesi tradizionali di fronte alla sfida sempre meglio organizzata e potente dei nuovi Paesi produttori di vino.
Una sfida fatta non più sui mercati terzi, ma proprio nel cuore dell’impero vitivinicolo mondiale, vale a dire in Europa che oltretutto resta l’area di maggiore consumo di vino nelle comunicazioni del direttore generale dell’Ice Ugo Calzoni e del direttore della Sopexa (ente di promozione dell’agroalimentare francese) Albert Mimouni. I rappresentanti dei due enti, specializzati nella promozione all’estero, rispettivamente del “made in Italy” e del “made in France”, dopo avere convenuto che la sfida sui mercati internazionali sta diventando sempre più critica (l'export italiano di vino continua a crescere di valore ma perde in quantità e la stessa Francia ha accusato perdite consistenti in alcuni suoi grandi Paesi di esportazione: - 15% in Gran Bretagna e - 20% in Svizzera), hanno concordato sulla necessità di studiare insieme strumenti efficaci per questo rilancio. Una strategia questa, che doveva già partire un paio d’anni fa ma che le diffidenze reciproche dei due Paesi hanno poi portato ad un nulla di fatto.
Il direttore generale dell’Ice Ugo Calzoni e il direttore della Sopexa Albert Mimouni hanno convenuto nel fatto che “i cambiamenti in atto nel mondo del vino, descritti nel libro del giornalista de “Il Sole 24 Ore” Nicola Dante Basile, sono problematiche che non possono più essere sottovalutate, osservando che la perdita di potere dei Paesi tradizionali è una delle conseguenze causate da una politica agricola e viticola comunitaria che, a volte, finisce per creare ostacoli al proprio interno lasciando margini ampi ai Paesi terzi di aggredire gli stessi mercati europei. Di qui la decisione dei due enti di promozione di voler puntare, dal 2003, ad una maggiore presenza sui mercati tradizionali dell’Unione Europea, senza dimenticare il resto del mondo.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli