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SANTA MARGHERITA CRESCE NEL PROSECCO DOCG: IL GRUPPO VENETO, TRA I PIÙ IMPORTANTI D’ITALIA (95 MILIONI DI EURO DI FATTURATO) ACQUISISCE ALTRI 3 ETTARI VITATI (VALORE DI MERCATO SUI 500.000 EURO) NELLA “CULLA STORICA” DELLA DENOMINAZIONE

Italia
I vigneti di Refrontolo

“La nostra filosofia è quella di puntare sempre sul massimo della qualità, e vogliamo continuare a farlo visto che è dal 1952, prima ancora che nascesse la denominazione d’origine, che spumantizziamo prosecco nella zona classica, quella di Conegliano Valdobbiadene. Ed in questo senso vogliamo continuare a fare business su un vino per noi strategico, in Italia e nel mondo, con i piedi ben piantati nei terreni della denominazione storica”. Così Ettore Nicoletto, ad Santa Margherita (www.santamargherita.it), griffe veneta e gruppo vinicolo tra i più importanti d’Italia, commenta a WineNews il nuovo investimento nel cuore del Prosecco Dogc, una della denominazioni italiane (e dei vini) più in salute del momento. Dopo l’importante investimento nella Tenuta di Refrontolo nel 2011, con la recentissima acquisizione, a San Pietro di Feletto, nella fascia pedemontana tra Conegliano e Valdobbiadene, di una superficie di 4 ettari di cui 3 destinati a Prosecco Conegliano-Valdobbiadene Docg (il cui valore di mercato, mediamente, è stimato sui 500.000 euro, ndr), Santa Margherita consolida così la propria presenza nel territorio, aumentando il potenziale produttivo “nel cuore storico della denominazione, da dove arriva il 75% delle 2,5 milioni di bottiglie di Prosecco, tra Docg e Doc, che produciamo. E il Prosecco Docg, in particolare, per noi rappresenta il core business della tipologia, perché è il vertice qualitativo, ed è in sintonia con il posizionamento di brand dell’azienda”.

“Il nuovo vigneto - spiega una nota - di impianto molto recente e al terzo anno di produzione, dista 2 km dalla Tenuta di Refrontolo, 12 ettari di cui 8 piantati a Glera, il vitigno autoctono del Prosecco Superiore Docg, e rappresenta un significativo potenziamento della produzione attuale, considerando inoltre che il distretto di Conegliano-Valdobbiadene si avvia a diventare una denominazione difficilmente espandibile. Tutti i vigneti della Tenuta di Refrontolo sono posti sui terreni ripidi e scoscesi - le cosiddette Rive - con esposizioni e caratteristiche geomorfologiche tali da esaltare le uve e i vini da esse prodotti. La produzione per ettaro inferiore a quella della Docg e la raccolta manuale delle uve, fanno sì che solo le migliori vengano utilizzate per dar vita a spumanti che costituiscono il vertice della piramide qualitativa di questo vino”.

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