Sembra fantascienza, invece è realtà. Come riportato dalla rivista scientifica “New Scientist”, sta per arrivare sul mercato un sofisticato robot in grado di distinguere agevolmente, per intanto, almeno trenta varietà di vini, che in un prossimo futuro, assicurano gli scienziati che lo hanno progettato, aumenteranno notevolmente. L’assaggiatore artificiale è stato sviluppato nei laboratori giapponesi della Nec System Tecnologies e della Mie University e appartiene alla classe degli "optical tongue-robot".
La macchina, chiamata "Wine-bot", è grande circa come una doppia-magnum ed è composta da un microcomputer e un sensore ottico. Sarà sufficiente versare nell’apposita vaschetta un campione di appena 5 millilitri di vino e in una manciata di secondi il gioco è fatto.
Il robot emette un fascio di raggi infrarossi e in pochi secondi identifica le lunghezze d’onda della luce assorbita dal campione, classificando le componenti organolettiche specifiche che lo compongono.
Riusciranno i tecnici giapponesi ad immagazzinare nella memoria del robot tutte le informazioni chimiche, biochimiche ed enologiche per permettere a Wine-bot di riconoscere le migliaia di tipologie di vino in circolazione sul mercato? Insomma, sarà possibile tarare l’apparecchio perché “decifri” qualunque vino del globo? Questo il problema più grosso. Staremo a vedere.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025