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Se all’asta finisce una bottiglia vuota ... che ha fatto la storia: sotto il martelletto della casa d’aste tedesca Auctionata lo Château Meyney Prieuré des Couleys 1961 con cui Yuri Gagarin brindò all’ingresso nel programma sovietico “Soyuz”

Italia
La bottiglia bevuta e firmata da Yuri Gagarin

A fare notizia, di solito, sono le bottiglie di vino ancora piene, specie se si parla di una vendita all’incanto. Ma l’esemplare di Château Meyney Prieuré des Couleys 1961 che la casa d’aste tedesca Auctionata (www.auctionata.com
) manderà sotto il martello il 13 settembre (e dalla quale prevede di ricavare 2.400 euro), è qualcosa di più di una vecchia bottiglia vuota: è un vero e proprio pezzo di storia. Quella, infatti, è la bottiglia con cui il primo uomo ad andare nello spazio, Yuri Gagarin, brindò al proprio ingresso nel programma sovietico Soyuz, che avrebbe dovuto spedire il primo uomo sulla luna. A testimoniarlo ci sono, riconoscibili, le firme dei primi cosmonauti della storia, tra cui quella di Vladimir Komarov, la prima vittima, nel 1967, della corsa alla luna.

Gagarin morì pochi mesi dopo, ma era già passato alla storia da qualche anno: il 12 Aprile 1961, quando, a bordo della sua Vostokspacecraft, completò un’intera orbita della Terra. “Nonostante la Guerra Fredda - racconta a “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com) Viktoria Kissleva, della casa d’aste Auctionata - non era affatto insolito che le élite sovietiche si togliessero qualche sfizio, per così dire, da Occidentali, e infatti Gagarin e gli altri cosmonauti riuscirono a procurarsi una bottiglia di ottimo vino francese, che bevvero il giorno in cui furono scelti per far parte dell’equipaggio di back-up di Soyuz”.

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