
Se Bacco si “abbona” ai grandi teatri d’Italia. Un legame sempre più stretto e saldo, quello tra i grandi vini del Belpaese e i palcoscenici più importanti d’Italia, fatto non solo di brindisi prestigiosi che celebrano prime o eventi culturali e glamour, ma anche di percorsi condivisi per la valorizzazione comune e sinergia del vino da un lato, e del patrimonio teatrale dall’altro. Una vera e propria tradizione, ormai, bagnare gli esordi delle stagioni artistiche più prestigiose, brindando con i grandi vini del Belpaese: succede oggi, al Teatro San Carlo di Napoli, con l’apertura della stagione lirica che vedrà “La Traviata” “abbinata” alle eccellenze delle cantina irpina Terredora. E il 7 dicembre, alla prima del Teatro alla Scala di Milano (con il “Lohengrin” di Wagner), si brinderà con i Franciacorta di Bellavista (con l’edizione limitata della Vittorio Moretti 2004 dedicata al Teatro). E non mancano le occasioni dove il vino sposa anche la causa del teatro impegnato, come ha fatto la Cantina Viticultori Associati (Cva) di Canicattì, che offrirà, questa sera, i suoi vini alla prima dello spettacolo “Attilio Manca: Storia di un Medico siciliano suicidato dalla mafia?”, al Teatro Valle Occupato, a Roma. Ma c’è anche chi è andato oltre al “semplice” brindisi, unendo in progetti di cobranding il fascino del teatro e quello del vino, come racconta l’esperienza de “I vini del Gran Teatro La Fenice”, prodotti da Viticoltori Ponte in lincesing con il prestigioso teatro di Venezia. Per un brindisi al patrimonio vinicolo del Paese del “belcanto”.
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