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SE È VERO CHE IL 99% DELLE REGIONI VINICOLE DEL MONDO SI TROVA TRA IL 30° ED IL 50° PARALLELO, CON I CAMBIAMENTI CLIMATICI IN CORSO ANCHE LA VITE SCOPRE LATITUDINI DIVERSE: COME LA SIAM WINERY, CHEIN THAILANDIA PRODUCE OGNI ANNO 350.000 BOTTIGLIE

Italia
Ecco la Siam Winery in vendemmia

Se è vero che il 99% delle regioni vinicole del mondo si trova tra il 30° ed il 50° parallelo, con i cambiamenti climatici in corso anche la vite scopre latitudini diverse: come la Siam Winery che, dal golfo della Thailandia, a pochi chilometri da Bangkok, e quindi all’altezza del 13° parallelo, produce ogni anno 350.000 bottiglie, tra Colombard, Chenin Blanc, Moscato e Shiraz, particolarmente apprezzate dal mercato britannico, dove finisce il 50% della produzione. A prima vista, il clima tropicale thailandese poco ha a che fare con il buon vino, ma, come racconta a decanter la wine maker Kathrin Puff, “qui in Thailandia viviamo quotidianamente le difficoltà che i vigneron delle zone più temperate, con l’aumento delle temperature medie, dovranno affrontare nei prossimi anni”. Comprese malattie legato a condizioni di caldo umido, come funghi e antracosi, ma anche altri problemi come bassi livelli di acidità e ph elevato.
Condizioni dure, come le sole 12 ore di luce di cui, mediamente, le uve possono godere per arrivare a maturazione: troppo poche, ed allora diventa fondamentale avere la massima cura durante il processo di vinificazione, a partire dalla macerazione a freddo prima della fermentazione e da una macerazione delle bucce piuttosto breve, per evitare la predominanza di sapori verdi. La Thailandia, e la Siam Winery, sono quindi una sorta di grande laboratorio per il futuro del vino, ma il lavoro è ancora lungo, perché, dall’Aglianico al Prosecco, c’è ancora tanto da fare per capire quali sono le varietà che si adattano nel modo migliore.
Info: www.siamwinery.com

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