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SE IL VINO AL RISTORANTE, PER IL CONSUMATORE, È SEMPRE PIÙ UN’ECCEZIONE, PER I RISTORATORI È UNA COSTANTE IMPORTANTE NEL BUDGET DESTINATO AI RIFORNIMENTI COMPLESSIVI: IL 20% DEI 7 MILIARDI TOTALI STIMATI DA FIPE. SE NE PARLERÀ A VINITALY

Se il vino al ristorante, per il consumatore, in Italia, sta diventando sempre più un’eccezione, per i ristoratori continua a rappresentare una costante importante nel budget destinato ai rifornimenti complessivi: il 20% dei 7 miliardi totali stimati da Fipe-Confcommercio. Ovvero quanto quello dedicato al pesce (20,9%) a carne e salume (20,7%), e più di ortaggi e verdure (11,9%). A dirlo le anticipazioni del rapporto “L’approvvigionamento delle materie prime nella ristorazione di qualità”, realizzato da Fipe, con Ismea, su un campione di ristoranti “stellati”, di scena 8 aprile a Vinitaly (Verona, 7-10 aprile, www.vinitaly.com) nella tavola rotonda “Gli acquisti nella ristorazione di qualità”. Tra gli interventi, quello di Giancarlo Deidda, vice presidente Fipe e Presidente Comitato Italiano Ristorazione, di Luciano Sbraga (ufficio studi Fipe) e Fabio Del Bravo (Ismea), ma anche quelli di ristoratori come Antonio Santini, del “tre stelle” Michelin Dal Pescatore (Canneto sull’Oglio, Mantova) e Lucio Pompili, del Ristorante Symposium Quattro Stagioni (Cartoceto, Pesaro Urbino, una “stella” Michelin), di player della distribuzione come Roberto Melloni (Selecta) e Carlo Hausmann (Azienda Romana Mercati) e di rappresentanti della filiera produttiva come Laura Turri, vice presidente del Consorzio Olio Garda Dop.
“Un’analisi a 360° delle politiche di acquisto dei migliori ristoranti italiani - spiega Fipe -affrontando alcune questioni di grande interesse per la filiera agroalimentare italiana a cominciare dalle produzioni a marchio Dop, da quelle bio ed a filiera corta, il suggestivo “Km 0”. Verranno esaminati alcuni dettagli importanti, come il numero di etichette e provenienza dei vini, carrello dei formaggi e degli olii, canali di acquisto, caratteristiche dei fornitori e frequenza degli approvvigionamenti sono le altre aree che il rapporto ha cercato di mettere sotto la lente di ingrandimento”.

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