Un approccio interdisciplinare che unisce tecnologia, scienze e sistemi alimentari, con l’obiettivo di ripensare i sistemi del cibo per la sostenibilità: è il nuovissimo corso di laurea triennale internazionale “Food Tech for Ecological Transition”, nato da una sinergia tra Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Politecnico di Torino. Il corso, interamente in inglese (avrà inizio nel 2026), unisce tecnologia, economia, gestione ambientale e diritto alimentare con estetica, antropologia e studi culturali, per formare professionisti in grado di sviluppare soluzioni che riducano gli sprechi, preservino le risorse e generino valore in ogni fase del sistema alimentare, assicurando allo stesso tempo responsabilità sociale e rilevanza culturale.
“L’Università di Pollenzo è a una svolta storica, in quanto è la prima volta che realizziamo un corso triennale internazionale interateneo con un’istituzione così prestigiosa come il Politecnico di Torino - afferma il rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Nicola Perullo - i temi di questo nuovo e unico al mondo corso di laurea, che unisce le competenze scientifiche e tecnologiche del Politecnico con quelle strategiche, ecologiche e culturali di Pollenzo, sono di fondamentale importanza, per lo sviluppo alimentare sostenibile allineato a un’innovazione tecnologica e sociale. Sono sicuro che questa nuova proposta possa incontrare l’interesse di moltissimi studenti in tutto il mondo, che potranno beneficiare di una formazione a campus diffuso sia a Torino che a Pollenzo, e delle competenze altamente trasversali e originali che questo programma propone”.
“Con questa collaborazione attiviamo un percorso strategico, mettendo insieme le nostre competenze tecnologiche con quelle legate alla sostenibilità della catena del cibo dell’Università di Scienze Gastronomiche - sostiene il rettore del Politecnico Stefano Corgnati - abbiamo infatti creato un percorso didattico innovativo sui temi della qualità del cibo, della sicurezza della catena alimentare e della sostenibilità nelle tecniche agrarie, attraverso un’ampia sinergia tra le competenze complementari che i nostri atenei rappresentano”.
Il programma si articola su tre anni, con un massimo di 110 studenti ammessi per anno accademico, e si svolgerà in modo diffuso nei due poli universitari a Pollenzo e Torino. Il laureato diventa uno Specialista in Ricerca e Sviluppo con focus sulla transizione ecologica: tra le sue competenze, trasformare le materie prime in prodotti finiti riducendo consumi di energia e acqua; riconvertire linee produttive e valorizzare sottoprodotti come nuove risorse; conoscere tecniche di packaging intelligente e logistica sostenibile; utilizzare strumenti avanzati di analisi dei dati, AI, automazione e sensoristica; integrare innovazione tecnologica, normative e governance alimentare. Gli sbocchi professionali sono imprese di trasformazione, aziende di logistica, società di consulenza, enti pubblici e Ong, oppure start-up allineate con la transizione ecologica.
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