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SE LO STATO È TESTIMONIAL DI UN TERRITORIO DEL VINO SULLA VIA DELL’UNESCO: IL GOVERNO ITALIANO SCEGLIE LANGHE, ROERO E MONFERRATO. IL MINISTRO CATANIA: “È LA PRIMA VOLTA CHE LO STATO CANDIDA UN PAESAGGIO RURALE A “PATRIMONIO DELL’UMANITÀ UNESCO”

Italia
Langhe

Se lo Stato fa da testimonial di un territorio del vino sulla via dell’Unesco, riconoscendo il nettare di Bacco non solo come un comparto economico importante ma come un valore culturale del Belpaese, tanto da volerlo “patrimonio dell’umanità”. Succede per le terre di Langhe, Roero e Monferrato, già nella “tentativ list” italiana in mano alla commissione di valutazione Unesco di quei territori che cercano la candidatura facendo leva direttamente sul legame con il nettare di Bacco, candidate direttamente dal Governo italiano a “Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco”. Evento unico come sottolinea il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania: “è la prima volta che il governo italiano candida un paesaggio rurale alla prestigiosa ista dei beni patrimonio dell’umanità, unici al mondo”.

“Questa scelta - sottolinea Catania - è un’ulteriore riprova dell’attenzione dell’esecutivo per i temi dell’agricoltura. Mi auguro che la valutazione dell’Unesco possa essere positiva, conferendo così il giusto riconoscimento a un territorio pieno di storia e poesia, che in questa area del Piemonte si fa tutt’uno con la tradizione agricola portata avanti nei secoli dai suoi abitanti. Il lavoro da fare - spiega il Ministro - è ancora tanto. L’iscrizione nella lista avverrà solo dopo il giudizio degli organi valutatori. Dovremmo convincere, infatti, i 190 Paesi, che aderiscono all’organizzazione internazionale, che il paesaggio di Langhe, Roero e Monferrato è unico al mondo e, quindi, deve avere un posto di riguardo tra le eccellenze dell’Unesco. Sono sicuro che l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, dalle Amministrazioni centrali e locali alle comunità interessate, stia andando nella giusta direzione. L’ottima documentazione a supporto della candidatura ci fa essere ottimisti. È fondamentale ora che il sistema Paese sostenga questa candidatura in tutte le sedi istituzionali, perché - conclude il Ministro - l’iscrizione di tale sito nella prestigiosa Lista riveste un’importanza strategica anche per l’intero settore vitivinicolo italiano”.

Per Langhe, Roero e Monferrato qualcosa si muove ma ci sono altri territori italiani che ancora restano nella “tentativ list”, come le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, indissolubilmente legate alle celeberrime bollicine venete. Ma tante sono anche le zone in cerca di candidatura che, pur non richiamandosi direttamente a Bacco, hanno nel vino e nella viticoltura elementi fondamentali della loro storia, cultura e patrimonio paesaggistico. Come l’Etna, uno dei territori enoici emergenti del Belpaese, dove una delegazione Unesco è in visita proprio in questi giorni per esaminare il dossier, e incontrerà anche i produttori di vino “del vulcano”. Ma scorrendo la lista, non manca Orvieto, splendida perla architettonica dell’Umbria, nelle cui campagne nasce l’Orvieto Doc, o la Valle del fiume Aniene, nel Lazio, le cui acque bagnano le terre in cui nasce il Cesanese di Affile Doc. Impossibile non citare il Salento, in Puglia, dove oltre a “lu sole, lu mare, lu sole e lu ientu”, a modellare il paesaggio e l’economia sono anche i vigneti di Negramaro e Primitivo, così come avviene nelle Murge di Altamura, in lizza per la candidatura. Così come in Sardegna, nel Sulcis Iglesiente, dove non lontano spiagge, mare cristallino e miniere di carbone, nasce, tra gli altri (in provincia di Cagliari), il Carignano del Sulcis. Senza contare il progetto internazionale che punta a candidare la “Cultura del Vino” a Patrimonio dell’Umanità Unesco, nato da un’idea dello spagnolo Santiago Vivanco, a capo dell’associazione per lo sviluppo del turismo e della cultura del vino spagnola, che nel 2013 avanzerà la candidatura quando tutti i musei e le strade del vino, non solo d’Europa, ma del Mondo, saranno state censite e messe a sistema su una piattaforma web dedicata.

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