Per presidiare i mercati d’Italia e del mondo la parola d'ordine sembra essere “monomarca”. Una strada, intrapresa da alcuni dei più importanti marchi del vino italiano, che ha dato vita a locali di proprietà brandizzati, o a spazi esclusivi in ristoranti e wine bar di grido.
Dalle “Cantinette Antinori”, i flagship store che, da Firenze a Zurigo, da Mosca a Vienna, sono diventati veri e propri brand ambassador della storica famiglia toscana del vino nel mondo, ai “Wine Bar dei Frescobaldi”, che a Firenze, Roma e Londra e così via, mettono in scena il binomio, inscindibile, tra cibo e vino, fino agli “Spazio Bollicine Ferrari” della celebre griffe trentina, come quello, tra gli altri, nell'aereoporto di Roma Fiumicino (ma ce ne sono anche a Porto Cervo e Madonna di Campiglio) e di Zonin, in collaborazione con Autogrill, sempre nello scalo romano, con un format che si appresta a replicare con il gruppo Cremonini in altre location, fino alla prima enoteca monomarca di un consorzio, quella da poco inaugurata dal Consorzio del Chianti Classico nel mercato di San Lorenzo a Firenze, solo per citare alcuni dei casi più celebri.
Ed ora un altro grande nome del vino italiano inizia a percorrere questa strada: arriva il primo “Masi Wine Bar”, il progetto pilota con cui Masi Agricola, dell’Amarone nel mondo, vuole reinterpretare il proprio business, rafforzando il rapporto diretto con il consumatore finale. La “Masi Wine Experience” prenderà il via da Zurigo, in un ambiente che richiama l’arte e la storia delle Venezie, in cui il “Masi Wine Bar” si propone come luogo d’incontro senza tempo, dove vino e gastronomia si fondono in un’esperienza unica.
“Proprio questo concetto esperienziale - spiega a WineNews Raffaele Boscaini, settima generazione della famiglia alla guida di Masi - sta dietro questa nuova attività di Masi. Non abbiamo semplicemente dato il nostro marchio a un ristorante, gli abbiamo dato un’anima fatta degli stessi valori che ci ispirano da oltre due secoli nel produrre i nostri vini. Vogliamo aprire un nuovo corso fatto appunto di tutte le esperienze, emozioni e attività che fanno da contorno al vino e dare quindi nuovi significati alla marca Masi. É un concept che secondo noi è ideale per mercati maturi, tanto che i prossimi Paesi in cui aprire potrebbero essere Canada e Svezia”.
Il nuovo locale di Masi non è solo wine bar, ma anche ristorante, con 120 posti a sedere e un menù stagionale e cosmopolita che spazia dai tipici piatti del Veneto a quelli speziati, ispirati ai tempi in cui Venezia era ponte tra oriente e occidente, anche nel trasporto dei preziosi carichi di spezie. In abbinamento alle portate, la lista completa dei vini Masi: dal Valpolicella Classico Bonacosta al Passo Doble argentino.
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