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Sfruttamento illegale di manodopera nel Chianti, il deputato Sani: “il testo sul contrasto al caporalato è in discussione per lunedì prossimo, segno tangibile che Governo e Parlamento hanno preso sul serio la questione del caporalato dilagante”

E’ di ieri la notizia, senz’altro preoccupante, che il fenomeno del caporalato in agricoltura - e nello specifico nel settore della filiera vitivinicola - è dilagato anche in zone prima insospettabili, con le ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura di Prato nei confronti di tre amministratori della “Coli Spa” di Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), in pieno Chianti fiorentino. Ma il governo, ha dichiarato il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Luca Sani, ha ben presente l’entità del problema.
“Gli arresti che a Prato hanno riguardato persone che sfruttavano la manodopera reclutata dai caporali danno testimonianza di una realtà preoccupante che evidentemente non riguarda solo il sud Italia, ma che è oramai ramificata anche nel resto del Paese e, come in questo caso, in Toscana”, ha sottolineato Sani, ma “lunedì prossimo, 17 ottobre, la proposta di legge sul caporalato arriverà in aula a Montecitorio per la discussione e l’approvazione. La Commissione Agricoltura ha espresso il proprio parere favorevole alla norma nel suo complesso, per favorirne l’approvazione entro i tempi più brevi possibili. Il segno tangibile del fatto che governo e parlamento hanno preso molto sul serio la questione del dilagare delle caporalato nelle nostre campagne, avendo ben presente che questo fenomeno costituisce una minaccia alla reputazione del made in Italy agroalimentare”.
Inoltre, lo sforzo del governo, secondo Sani, non si esaurirà alla norma sul caporalato: “Una volta approvata la legge - ha concluso Sani - ci siamo dati l’obiettivo di mettere in campo una strategia di valorizzazione dei nostri prodotti agricoli all’insegna di una certificazione sociale, che garantisca la produzione nel rispetto negli standard di sicurezza sul lavoro e della normativa contrattuale e contributiva”.

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