Si allungano i tempi dell’indagine anti-dumping e anti-sussidi, avviata in luglio 2013, sulle importazioni di vini europei in Cina, da parte del Governo asiatico. “Il 28 novembre - rende noto la Commissione Ue - Pechino ha richiesto un questionario supplementare alla Commissione europea e agli Stati interessati con un termine per la risposta di appena sette giorni. L’obiettivo: completare e chiarire l’informazione già trasmessa nel corso dell’inchiesta, la cui chiusura é prevista per il primo luglio 2014. La Commissione europea tiene a sottolineare che sulla questione sta lavorando in stretto contatto con gli Stati membri interessati per cooperare al meglio con le autorità cinesi”.
Come già scritto da WineNews nei giorni scorsi, nessuna azienda italiana, compare nelle “black list” del Governo cinese, sia in quella del Boft (Bureau of Fair Trade for Imports and Exports), che raccoglie i casi di sospetto dumping, sia in quella dell’Ibii (Bureau of Industry Injury Investigation Ministry of Commerce), che, invece, prende in considerazioni le aziende sospette di aver ricevuto sovvenzioni di stato. Ma in ogni caso, le conclusioni che usciranno dalla fine delle indagine si applicheranno a tutte le esportazioni di vino europeo dirette nel Paese della Grande Muraglia.
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