Lungarotti, azienda simbolo dell’Umbria enoica, conquista i cieli di Russia e del mondo, grazie all’accordo stretto con la compagnia di bandiera di Mosca, Aeroflot Russian Airlines (che conta 120 aeromobili e trasporta ogni anno oltre 14 milioni di passeggeri con tratte verso 97 città e 49 Paesi), che, dopo il Rubesco, il rosso simbolo Lungarotti e apripista della liaison con Aeroflot, ha scelto, per la business class di tutte le sue tratte internazionali, il Brezza, giovane bianco Igt a base di Chardonnay, Pinot Grigio e Grechetto, prodotto ogni anno in 400.000 bottiglie.
“La wine partnership con il principale vettore nazionale russo - spiega l’amministratore unico dell’azienda, Chiara Lungarotti - è doppiamente strategica per la sua incidenza commerciale e soprattutto per l’alto numero di tratte coperte che ci consentirà di essere presenti in aree obiettivo fondamentali per lo sviluppo internazionale del gruppo. Lo scorso anno il nostro mercato in Russia è cresciuto del 100%: per il prossimo futuro puntiamo sulla notorietà del marchio anche in altre aree limitrofe, in virtù della recente Unione eurasiatica, che oltre a Mosca comprende Kazakistan e Bielorussia”.
Quella con Aeroflot, però, è anche una scelta di ampio respiro, perché la partnership con l’Europa Orientale vivrà un nuovo capitolo ad ottobre, quando Lungarotti sarà wine partner del Forum Eurasiatico di Verona. Un modo per aprirsi son sempre maggior convinzione al mercato estero, visto anche che l’azienda ha chiuso l’ultimo biennio con un valore dell’export in crescita del 35%, con vendite in oltre 50 Paesi nel mondo, mentre, complessivamente, le Cantine Giorgio Lungarotti producono 2,1 milioni di bottiglie all’anno, grazie ai 250 ettari delle tenute di Torgiano e Montefalco.
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