Il clou sarà “Sustainable viticulture & wine production: Steps ahead toward a global & local cross-fertilization”, il convegno internazionale sulla sostenibilità organizzato da Unione Italiana Vini. Ma a Simei ed Enovitis, dal 12 al 16 novembre a Milano (www.simei.it), si parlerà anche di tecnologia per la produzione di vino, dalla vigna alla cantina, settore in cui l’Italia è leader nel mondo. Ed anche delle novità sui tappi alternativi al sughero, il cui utilizzo, come ricorda il “Gruppo Sintesi”, la “Confindustria” del settore, è da qualche mese consentito, per legge, anche sui vini Docg del Belpaese.
“Finalmente anche in Italia facciamo un passo in avanti nel presente e si consente ai produttori di scegliere il tappo più adatto alla chiusura del proprio vino - commenta Roberto Casini, presidente del Gruppo Sintesi - e come gruppo esprimiamo una forte soddisfazione per il provvedimento, perché viene sancita anche la qualità del tappo sintetico, parificato così al sughero su tutte le tipologie di vini a denominazione. Con questa norma anche i produttori italiani, come i colleghi di altri Paesi, potranno scegliere le chiusure sintetiche anche per i vini Doc e Docg, potendo così contare sull’omogeneità delle prestazioni, l’assenza di difetti, un basso impatto ambientale per garantire davvero il prodotto. Si tratta di una svolta storica e come Gruppo auspichiamo di coglierla appieno, perché siamo consapevoli che in Italia si debba lavorare anche sull’approccio “culturale” rispetto ai tappi sintetici. Con questo obiettivo stiamo programmando una serie di incontri e workshop con i Consorzi di tutela, per approfondire con enologi e imprenditori vinicoli gli aspetti legati alla tappatura”.
“In particolare puntiamo - ha concluso Casini - sulla ricerca, perché negli ultimi dieci anni grandi passi avanti sono stati fatti nella produzione di tappi sintetici di nuova generazione che sono in grado oggi di garantire prestazioni non eguagliabili da nessuna altra chiusura. Il nostro obiettivo è comune a quello del produttore: proteggere il vino imbottigliato e far sì che il consumatore lo possa godere senza difetti. Non solo abbiamo eliminato il problema del difetto di tappo, che contamina ancora oggi 1 milione di bottiglie al giorno nel mondo, ma possiamo consentire una migliore gestione delle caratteristiche organolettiche dei vini. Crediamo che in un momento di mercato come quello che stiamo attraversando sia fondamentale che il consumatore possa scegliere con sicurezza il suo vino preferito, senza brutte sorprese. Ora tutto questo è possibile, anche per i rossi top di gamma e da invecchiamento”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025