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SOFFIA OTTIMISMO SUL MERCATO DEL VINO: LO DICE IL WINE TRADE MONITOR, IL SONDAGGIO SUI TREND MONDIALI TRA I PROFESSIONISTI DEL SETTORE DI TUTTO IL MONDO REALIZZATO DA SOPEXA, DI SCENA A VINEXPO. E IL MERCATO N. 1, GLI USA, NON FANNO ECCEZIONE

Italia
Continua a crescere il commercio di vino nel mondo

Il 2013 il mercato del vino continuerà a crescere: ne sono certi i 1.400 professionisti del mondo del vino (3 su 4 Ceo, ad o decision maker delle più importanti cantine e compagnie commerciali del wine & beverage mondiale) sondate dal Wine Trade Monitor, il sondaggio sui trend mondiali realizzato da Sopexa, di scena a Vinexpo. E se la crescita è prevista del 74% degli operatori nel 2013, la percentuale sale all’84% pensando al 2014. Con i mercati più dinamici ch saranno Grande ottimismo dunque, che si riflette anche nel mercato n. 1 al mondo, quello degli Stati Uniti, che oggi vale 24 miliardi di dollari, e che nel 2016 dovrebbe superare i 26 miliardi, anche grazie ai 15.000 nuovi consumatori, soprattutto tra i giovani, che iniziano a consumare vino ogni giorno. Un mercato dove, dicono gli esperti, il segmento più dinamico sarà quello dei premium wine (tra i 12 e i 50 dollari allo scaffale). I segreti per conquistarlo? Gli stessi che funzionano in altre parti del mondo, come hanno spiegato Sebastien Trezeux, marketing director di Barone Philippe de Rothshild, Ettore Nicoletto, ad Santa Margherita, e Juan Muga Pena, export director di Bodegas Muga: andare incontro al mercato senza rinunciare alla propria identità, puntare sul giusto posizionamento di prezzo per ogni prodotto, “portare i vini ai consumatori e poi i consumatori in cantina”. E non pensare che il mondo sia solo come noi lo vediamo. Tra i punti di forza del nostro vino, infatti, ci sono sicuramente i territori d’origine e le denominazioni. Ma Total Wine & More, il retailer n. 1 di vino negli Stati Uniti, con 100 punti vendita e oltre 8.000 referenze, spiega il suo fondatore e proprietario Robert Trone, “ordina il vino sullo scaffale dividendolo per vitigno, perché è ancora il primo criterio di scelta per i consumatori americani. Il vino italiano è in un ottimo momento e ha grandi prospettive - spiega a WineNews - anche perché i consumatori sono sempre più incuriositi dal provare nuove varietà di vino, e sono disposti a spendere anche qualche cosa di più che in passato. La fascia di prezzo che va per la maggiore, in questo momento, in Usa, dalla nostra esperienza è quella tra i 9,99 e i 14,99 dollari allo scaffale”.

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