A.A.A. cercasi commerciali per l’export, cantinieri, tecnici viticoli e social media manager: tra nuovi e “vecchi” mestieri, ecco il “borsino” delle professioni più richieste nel mondo del lavoro del vino, che segue il trend delle etichette tricolore con lo sguardo sempre più rivolto all’export e al marketing on line, ma senza dimenticare la qualità del lavoro in vigna ed in cantina. Un settore che punta sulle risorse umane, con il 70% delle aziende che ha assunto nuovo personale nel 2012 (in media 6 unità), con l’occupazione stabile per il 52% delle cantine e in crescita nel 48% dei casi, con un incremento medio del 12% sul 2011. E per il 2013 il “sentiment” è ancora di stabilità (48%). Lo dicono 27 tra le realtà enologiche più importanti d’Italia per storia, immagine e per volume d’affari, sondate da www.winenews.it, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, e Vinitaly, rassegna internazionale di riferimento del settore, di scena a Verona dal 7 al 10 aprile (www.vinitaly.com).
La crisi morde e anche il mondo del lavoro ne risente come rivelano gli ultimi dati Istat sulla disoccupazione nel nostro Paese che ha raggiunto cifre da record attestandosi a 10,7% nel 2012, +8,4% sul 2011, con un tasso annuo mai così alto dal 1993. Ma in questo scenario il settore dell’agricoltura va in controtendenza e fa registrare il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento del 3,6% sul 2011. E, in questo dato generale, sembra spiccare la performance del mondo del vino. Ben il 70% delle cantine sondate da Winenews-Vinitaly ha infatti assunto nuovo personale nel 2012, in media 6 unità: il 49% a tempo determinato, il 38% a tempo indeterminato, il 10% stagionale e il 3% a progetto. Tra i neo assunti, gli addetti al settore commerciale sono la maggioranza (31%), soprattutto quelli destinati alla gestione dell’export, in linea con quella che oggi è una risorsa fondamentale per l’Italia del vino, i mercati esteri, dove il vino esportato ha raggiunto il record di 4,66 miliardi di euro in valore nei primi 11 mesi del 2012 (+7,5% sul 2011; fonte: Federalimentare Servizi & Federvini su dati Istat). Subito dopo, ci sono i cantinieri e i tecnici viticoli (29%), seguiti dagli addetti al marketing e alla comunicazione (17%), all’amministrazione (14%) e, infine, all’accoglienza (9%).
Le figure professionali più ricercate? La classifica dei profili più gettonati rispecchia in pieno quella dei neo assunti nel 2012: al primo posto gli addetti alle vendite e in particolar modo quelli specializzati nell’export (44%), poi i cantinieri ed i tecnici (34%) e infine i comunicatori e gli esperti di marketing (22%). Ma nel mercato del lavoro del mondo del vino si affacciano anche nuove figure professionali: le più ricercate, stando alle aziende sondate da Winenews-Vinitaly, sono quelle del campo della comunicazione (64%), primi fra tutti i social media manager e i web marketing. C’è, dunque, da parte delle aziende la volontà di stare al passo con i tempi ed una contemporaneità fatta di internet, blog e soprattutto di social network, da Facebook a Twitter, che, fra “mi piace” e “cinguettii”, la fanno da padrone in termini di popolarità anche per il vino. E se per stare “sintonizzati” con le tendenze in atto non si può prescindere dal web, come detto, non si può prescindere neanche dall’export, con l’export manager - o comunque professionalità legate alle vendite oltreconfine - che è l’altra nuova figura più ricercata (36%).
Si tratta, dunque, di uno scenario positivo con il campione di aziende intervistato che traccia un bilancio 2012 fatto di stabilità e crescita, con il numero di assunzioni, sul 2011, stabile per il 52% e addirittura in crescita per il 48%, con un incremento medio del 12% sul 2011, due parole d’ordine che sembrano brillare in un contesto generale che invece percorre una strada decisamente contraria. E con un “sentiment” sull’andamento del mercato del lavoro nel mondo del vino stabile anche nel 2013 per il 48% del campione sondato da Winenews-Vinitaly, positivo per il 40% e negativo “solo” per il 13%.
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