In controtendenza sull’andamento dell’economia del 2002, le aste dei vini pregiati e rari sono rimaste sostanzialmente stabili: secondo gli screening rilasciati dalle più importanti case d’asta, il volume mondiale delle vendite è stato di 90 milioni di dollari, l’1% in meno sul 2001. Da sottolineare che le aste, attraverso internet, hanno contribuito al totale per 17,5 milioni di dollari.
New York si è confermato il più importante centro d’aste del mondo incrementando le vendite del 24% sul 2001; Morrell & Co, una casa d’aste indipendente, ha avuto la migliore performance d’incremento portando il suo volume d’affari da 3,5 a 11 milioni di dollari e stabilendo il record per la più alta aggiudicazione dell’anno: 5,2 milioni per una collezione privata di 23.000 bottiglie. Il leader del mercato è stato Acker Merrall & Condit, con 17,1 milioni grazie ad aste tenute a New York, Los Angeles e tramite internet. NYWinesChristies si è fermata a 15,6 milioni e Aulden Cellare-Sothebys a 13,3 milioni. www.winebid.com, leader delle aste su internet, ha raggiunto i 14,4 milioni. Il mercato londinese ha invece perduto il 21% sul 2001, chiudendo con 20,7 milioni di dollari divisi tra Christies (12,4 milioni) e Sothebys (8,3 milioni). Christies riguadagna anche la prima posizione internazionale, chiudendo con 33 milioni attraverso tutte le consociate del gruppo.
Le aggiudicazioni più eclatanti quest’anno sono state una cassa (12 bottiglie) di Chateau Mouton Rothchild 1945 battuta da Zachys per 87.000 dollari, una cassa (12 bottiglie) de la Domaine de la Romanée-Conti battuta da NYWinesChristies per 69.000 dollari ed una cassa (12 bottiglie) di Chateau Latour-à-Pomerol battuta da Aulden Cellars-Sotheby’s per 54.000 dollari.
Max Savelli
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