Successo per le etichette del presidente: mette a segno la cifra da capogiro di 718.800 euro l’asta dei vini dell’Eliseo, la prima nella storia della presidenza francese, che ha visto i collezionisti cinesi fare il pieno di lotti. L’incanto, voluto dal presidente François Hollande per dare un esempio positivo in questo tempo di spending review, ha superato le aspettative previste con la “sfilata”, dalla più celebre casa d’asta francese Druout a Parigi il 30 e 31 maggio, di una selezione di 12.000 preziose bottiglie fino ad ora custodite nella cantina della Residenza del Presidente della Repubblica francese, creata nel 1947 sotto Vincent Auriol. La punta di diamante? Una bottiglia di Pétrus del 1990 battuta a 7.625 euro, più del doppio della stima. Il ricavato dell’incanto servirà a rifornire la cantina e a rimpinguare le casse dello Stato.
Già il primo giorno il segnale era stato positivo, con un guadagno di quasi 300.000 euro, ma dopo la conclusione, il secondo giorno, non ci sono stati dubbi, il successo è innegabile con un importo pari a più del doppio delle stime. Fra le aggiudicazioni più alte una bottiglia di Pétrus del 1990 aggiudicata a 5.500 o la più pagata del primo giorno, sempre una Pétrus 1990, acquistata dal cinese, Fan Dongxing, importatore di vini francesi, per 5.800 euro. E ancora due Château Latour, premier grand cru classé, Pauillac, 1982, vendute a 4.625 euro, una bottiglia del 1961 di Abgèlus a 1.100 euro un Latorie del 1936 battuto a 3.500 euro.
Gli acquirenti accorsi da tutto il mondo hanno potuto partecipare a questa asta che resterà nella storia che ha visto sia giovani estimatori appropriarsi di piccoli lotti, comunque veri “tesori” perché non capita tutti i giorni di poter comprare una bottiglia della cantina presidenziale, ma anche collezionisti esperti cha hanno aspettato le ultime bottiglie per mettere a segno il colpaccio come il “vincitore” di due Château Lafite del 1978 a 3.800 euro e un Pètrus del 1986 a 6.100 euro, strappati a un gruppo di acquirenti cinesi.
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