Il mercato Usa, nonostante un 2015 fin qui meno brillante degli anni passati, rimane il mercato n. 1 per il vino al mondo, e primo partner per l’Italia del vino, che nei primi 6 mesi dell’anno (dati: Italian Wine & Food Institute) ha esportato negli States 1,27 milioni di ettolitri per 682 milioni di dollari, crescendo sia in volume che in valore, e mantenendo una quota di mercato da leader assoluto tra i vini stranieri, con il 27,9% in quantità ed il 32,9% in valore. Una storia d’amore, quella tra il vino d’Italia e gli Usa, che si rinnova anche in uno degli appuntamenti più prestigiosi per il mondo di Bacco in America, la “New York Wine Experience” firmata dalla prestigiosa rivista “Wine Spectator”, di scena dal 22 al 25 ottobre al Marriott Marquis Hotel New York City. Una tre giorni davvero esclusiva e per super-appassionati (i biglietti sono in vendita a 2.195 dollari a persona, www.wswineexperience.com), dove i produttori italiani saranno grandi protagonisti.
Non solo con le tante griffe del Belpaese (48 su oltre 260 ) selezionate per il “Grand Tasting”, a cui sono ammessi solo vini valutati oltre i 90 punti dai degustatori di “Wine Spectator” (Allegrini, Altesino, Castello di Ama, Antinori, Avignonesi, Fattoria dei Barbi, Marchesi di Barolo, Bertani, Tenuta di Biserno, Brancaia, Ca’ Marcanda, Casanova di Neri, Castellare di Castellina, Pio Cesare, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Aldo Conterno, Damilano, Livio Felluga, Fèlsina, Ferrari - Fratelli Lunelli, Fontodi, Frescobaldi, Fuligni, Gaja, Bruno Giacosa, Bibi Graetz, Elio Grasso, Jermann, Masi, Masseto, Massolino, Mastroberardino, Mastrojanni, Nino Negri, Ornellaia, Siro Pacenti, Planeta, Il Poggione, Renato Ratti, Rocca delle Macíe, Sassicaia Tenuta San Guido, Paolo Scavino, Tenuta Sette Ponti, Suavia, Cantina Terlano, Valdicava, Castello di Volpaia, Zenato).
Ma anche di degustazioni e seminari focalizzati: come quello sul Barolo, dove sotto ai riflettori ci sarà la celebratissima vendemmia 2010, con “quattro produttori top, con i quali esplorare diversi stili e sottozone”, con Franco Conterno, che presenterà il Barolo Cicala 2010 Aldo Conterno, Franco Massolino, il Barolo Margheria 2010 Massolino, Pietro Ratti, il Barolo Rocche dell’Annunziata 2010 Renato Ratti ed Elisa Scavino, il Barolo Bric dêl Fiasc 2010 Paolo Scavino, moderati dal giornalista Bruce Sanderson.
Tra le “Wine Stars”, ancora, affianco a nomi come Eric de Rothschild di Château Lafite Rothschild, o Bill Harlan della griffe californiana Harlan Estate, tra gli altri, ci saranno anche Angelo e Gaia Gaja, padre e figlia alla guida di una delle realtà più prestigiose del vino italiano e mondiale, che non presenteranno, però, i celebri Barbaresco della cantina piemontese, bensì il loro Brunello di Montalcino Sugarille 2010 Pieve Santa Restituta, alfiere di una vendemmia ritenuta da molti una delle migliori di sempre per il grande territorio toscano. Ed ancora sotto i riflettori ci sarà anche il Chianti Classico, con il San Lorenzo Gran Selezione 2010 Castello di Ama, che sarà presentato da Marco Pallanti, nella degustazione dedicata ai “Wine Spectator’s 2014 top 10 wines”, dove si era piazzato al sesto posto.
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