Timorasso, Arneis, Cortese ed Erbaluce, quattro espressioni di un Piemonte enologico bianchista, spesso messo in ombra dai grandi rossi come Barolo e Barbaresco, in cerca di un rilancio facendo fronte comune. E con un etichetta condivisa al grido di “T.A.C.E”, acronimo dei quattro vitigni. A rilanciare l’idea, nel Mercato dei Vignaioli Indipendenti di Piacenza, nei giorni scorsi, il celebre produttore piemontese Walter Massa, vicepresidente Fivi, e alla guida della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Un evento, il Mercato, dove gli appassionati hanno potuto incontrare i vini e produttori della Fivi, ovvero quei vignaioli che seguono tutto il percorso dei loro prodotti, dai filari della vigna agli scaffali d’Italia del mondo, seguendo una sola filosofia, quella che dice che “attraverso il vignaiolo il terroir si fa vino”.
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