L’effetto Expo si sente anche sul vino italiano e, soprattutto, nelle cantine vicine all’area espositiva, che nei primi due mesi dell’Esposizione Universale hanno segnato un +11% di visite tra turisti visitatori della manifestazione e i tradizionali enoturisti italiani e stranieri, con 10 milioni di bottiglie vendute direttamente in cantina e un giro d’affari globale di 110 milioni di euro. Lo sostiene l’Ovse (Osservatorio Economico Vini, www.ovse.org), citato dall’Ansa.
“Il vino può essere un attrattore turistico, un valore aggiunto di arte e cultura dei territori, un biglietto da visita”, osserva Giampietro Comolli, a capo dell’Osservatorio.
Che conferma, dopo tanti altri dati, la crescita delle bollicine italiane nei primi 6 mesi del 2015, soprattutto grazie all’export e alle performance del mondo Prosecco, con la Doc che ha registrato un +17% in volume e la Docg addirittura un +45%.
Per un valore al consumo complessivo, per gli spumanti, di 1,22 miliardi di euro all’estero e di 340 milioni in Italia.
In ogni caso, sottolinea ancora Comolli, “il fattore prezzo, sia per il vino che per lo spumante, è ormai determinante: calano gli acquisti per le bottiglie sopra gli 8 euro sullo scaffale. E al ristorante il prezzo ideale per la bottiglia ordinata è di 15-18 euro”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025