La storia racconta che, tra il XVII ed il XIX secolo, i veri protagonisti del mondo del vino erano gli inglesi: grazie a loro, dalla Sicilia, il Marsala conobbe un successo incredibile, così come il Porto, non a caso due vini rinforzati. Ma anche i grandi nomi del vino francese di oggi, a sfogliare le pagine della loro storia, devono buona parte della loro fortuna ai britannici. Come Château Haut-Brion che, nel lontano XVII secolo riuscì a farsi largo tra l’alta società londinese grazie ad una “taverna”, la “Head tavern”, di proprietà dei Pontiac, la stessa famiglia che aveva in mano lo Château, e, conquistando il cuore pulsante della Vecchia Europa dell’epoca, ossia la capitale britannica, si assicurò un bel vantaggio sugli altri produttori di Bordeaux.
Oggi, Clarence Dillon, proprietario dell’azienda, vuol far rinascere quel periodo, con una tasting room nel cuore di Parigi, che ricalcherà lo stile di quella taverna che, quattro secoli fa, fu il trampolino di lancio di Château Haut-Brion. Si dovrà attendere il 2015 perché il progetto veda la luce, proprio di fronte ai giardini del Grand Palais, uno dei quartieri più esclusivi della Ville Lumière, a due passi da ciò che rimane del palazzo che, nel 1855, ospitò l’esibizione di Parigi che inserì ufficialmente lo Château tra i première cru classée di Bordeaux: all’interno, ci sarà spazio anche per uno shop dedicato ai grandi terroir di Francia, un ristorante, una cantina ed una sala da ricevimento.
Info: www.haut-brion.com
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