E’ un successo senza precedenti. Di quelli destinati a tranquillizzare i vignaioli, ma anche tutta la filiera del mondo del vino italiano: le cifre dell’Italian Wine & Food Institute, importante strumento di promozione negli Usa - diretto da Lucio Caputo e dal famoso produttore Jacopo Biondi Santi - hanno l’effetto di dispensare un certo ottimismo nel settore, che, tra mille difficoltà, dopo anni duri, sembra aver imboccato la giusta strada per il suo rilancio, furoi dalla mura nazionali.
Ma andiamo ai numeri: nel 2005 le importazioni di vini italiani negli Usa hanno fatto registrare un aumento del 9,4% in quantità e dell’11,5% in valore sul 2004, sfiorando i 2 milioni di ettolitri e 1 miliardo di dollari. Questi incrementi sono stati realizzati, nonostante una lieve inversione generale delle importazioni vinicole Usa negli ultimi due mesi del 2005. Più contenuti, invece, dopo la grande espansione dei passati anni, gli incrementi dei vini australiani, al secondo posto, con aumenti del 10,2% in quantità e del 3% in valore. Il trend positivo delle importazioni vinicole Usa ha interessato anche i vini francesi, con un aumento più moderato del 2,7% in quantità e del 2,8% in valore, ed i vini cileni, che sono aumentate del 5,2% in quantità e dell’8,3% in valore.
I maggiori incrementi in percentuale, ma su una base più ridotta, sono stati registrati invece dai vini della Nuova Zelanda (+ 71,1% in quantità e +54,2% in valore), della Germania (28,2% in quantità e 21,4% in valore), dell’Argentina (+25,2% in quantità e + 37,5% in valore) e della Spagna (+18,3% in quantità e + 15,9% in valore). Complessivamente, le importazioni vinicole Usa, nel 2005, hanno fatto registrare un aumento dell’11,1% in quantità e del 9,6% in valore. Specificatamente, le importazioni Usa di vini italiani sono ammontate a 1.985.180 ettolitri per un importo di $955,89 milioni di dollari, contro 1.813.790 ettolitri e 857,64 milioni di dollari nel 2004; quelle dall’Australia a 1.931.550 ettolitri per un valore di 693,42 milioni di dollari, contro 1.752.750 ettolitri e 672,99 milioni di dollari; quelle dalla Francia a 775.860 ettolitri per un valore di 610,43 milioni di dollari, contro 755.420 ettolitri e 593,79 milioni di dollari; e quelle dal Cile a 550.000 ettolitri per un valore di 155,88 milioni di dollari contro 523.010 ettolitri e 143,96 milioni di dollari. Questi quattro Paesi detengono complessivamente l’81,8% del mercato di importazione in quantità e l’82,6% in valore.
Complessivamente, le importazioni vinicole Usa nel 2005 sono ammontate 6.409.990 ettolitri per un valore di 2,92 miliardi di dollari contro 5.768.000 ettolitri e 2,66 miliardi di dollari nel 2004. Il prezzo medio per litro dei vini importati negli Usa nel 2005 è stato di $4,82 per i vini italiani (contro $4,73 nel 2004, con un aumento di 9 centesimi di dollaro per litro); $3,59 per i vini australiani (contro $3,84 nel 2004, con una diminuzione di 25 centesimi di dollari); $7,87 per i vini francesi (contro $7,86 nel 2004, con un aumento di 1 centesimo di dollaro) e $2,83 per i vini cileni (contro $2,75 nel 2004, con un aumento di 8 centesimi di dollaro).
Le importazioni dagli altri Paesi fornitori, con quantitativi molto più limitati sui primi quattro Paesi, sono ammontate, nel 2005, a 264.460 ettolitri e 142,5 milioni di dollari per la Spagna (contro 223.630 ettolitri e 122,93 milioni di dollari nel 2004); a 269,290 ettolitri e 62,73 milioni di dollari per l’Argentina (contro 215.130 ettolitri e 45,6 milioni di dollari); a 236.540 ettolitri e 95,74 milioni di dollari per la Germania (contro 184,480 ettolitri e 78,84 milioni di dollari; ed a 142.190 ettolitri e 91,86 milioni di dollari per la Nuova Zelanda (contro 83.110 ettolitri e 59,58 milioni di dollari). Le importazioni totali Usa di vini dagli altri Paesi non compresi fra i primi otto, sono state di 254.920 ettolitri e 112,6 milioni di dollari nel 2005 contro 216.680 ettolitri e 89,56 milioni di dollari del 2004.
Il particolare - In aumento le importazioni usa di spumanti, dove la Francia è regina
Le importazioni Usa di spumanti nel 2005 hanno fatto registrare un aumento dell’8% in quantità e del 9,2% in valore, raggiungendo i 436.540 ettolitri per un valore di 597,59 milioni di dollari contro i 404.210 ettolitri e 547 milioni di dollari del 2004. Le importazioni Usa di spumanti italiani hanno fatto registrare, nel 2005, un aumento del 5,4% in quantità e del 9,3% in valore, passando a 129.870 ettolitri e 73,43 milioni di dollari contro 123.270 ettolitri e 67,2 milioni di dollari nel 2003. Degli altri due principali paesi esportatori di spumanti verso gli Stati Uniti, la Francia ha fatto registrare un incremento del 9,2% in quantità e del 9,7% in valore, passando a 192.790 ettolitri e 468,06 milioni di dollari contro 176.600 ettolitri e 426,65 milioni di dollari nel 2004; e la Spagna ha fatto registrare un incremento del 6,2% in quantità e del 6,7% in valore, passando a 92.410 ettolitri e 46,47 milioni di dollari contro 87.030 ettolitri e 43,54 milioni di dollari nel 2004.
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