Che il Regno Unito sia oggi uno dei mercati più importanti, se non il più importante al mondo, per gli spumanti, ormai è una certezza. Ma i numeri che raccontano di questo boom sono impressionanti, visto che il mercato, in soli 5 anni, è cresciuto dell’80% in volume.
Secondo i dati della dogana britannica, la Hm Revenue & Customs, negli ultimi 12 mesi tra maggio 2015 e maggio 2016, gli inglesi hanno pagato tasse su un volume di 31,6 milioni di galloni di sparkling wine, rispetto ai 17,6 milioni di galloni 2011/2012. Dall’analisi dei numeri, firmata dallo studio UHY Hacker Young (www.uhy-uk.com), viene anche la conferma che questa crescita esponenziale, peraltro su un mercato già maturo e con numeri assoluti importantissimi, e storicamente “champagne oriented”, è stata guidata soprattutto dal Prosecco, che ormai vale oltre la metà del mercato delle bollicine in Uk, ma anche dal Cava spagnolo e, in parte, dalla crescente categoria degli sparkling wine “made in England” (pochi giorni fa la Classic Cuvee 2010 della cantina Nyetimber è stato il primo spumante inglese ad essere scambiato sul Liv-Ex, la piattaforma di riferimento per il mercato dei fine-wine).
E questa crescita già enorme sembra destinata a continuare, anche se a ritmi più contenuti, visto che il consumo delle bollicine, nel Regno Unito, aumenterà, secondo le stime, di un ulteriore 13% entro il 2019, contro la sostanziale stagnazione (+0,6%) attesa per i vini fermi ...
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