Un fatturato 2014 previsto in crescita del 3-4% sul 2013, quando era stato di 83 milioni di euro (con una redditività del 28,4, al n. 5 in Italia tra le aziende del vino secondo la graduatoria stilata dalla giornalista economica Anna Di Martino per il quotidiano “Corriere Economia”), l’apertura di ristoranti a marchio con una joint venture con imprenditori turchi, a partire da Londra, e l’occhio ad altre acquisizioni in Toscana, soprattutto nel Chianti Classico, dove l’azienda è sbarcata per la prima volta dei mesi scorsi, ma in affitto, con 61 ettari del Castello di San Donato in Perano, a Gaiole in Chianti: ecco il presente ed il futuro prossimo della Marchesi de’ Frescobaldi (www.frescobaldi.it), una delle più importanti griffe del vino italiano, che mette insieme oltre 1.200 ettari di vigneti soprattutto nei territori del Chianti, del Brunello di Montalcino e di Bolgheri. A spiegarlo a WineNews l’ad Giovanni Geddes de Filicaja, che commenta anche l’ingresso dell’azienda nel progetto Elite di Borsa Italiana (http://elite.borsaitaliana.it), che aveva fatto pensare ad una quotazione, prontamente smentita: “non ne abbiamo nessuna intenzione, Elite è una società di Borsa Italiana che, tra le altre cose, esegue analisi e valutazioni sulla gestione economica e finanziaria delle aziende, ed è per fare un check-up in questo senso che vi abbiamo aderito. Sul fronte acqusizioni, è vero che stiamo guardando ad altre zone in Toscana, a partire dal Chianti Classico, magari acquistando, quando sarà possibile, gli ettari che ora abbiamo in affitto. Per il capitolo del ristorante Marchesi de’ Frescobaldi, che già abbiamo a Firenze - aggiunge Geddes - ne apriremo uno Londra, nella centralissima zona di Mayfair, spero in settembre. Il primo all’estero, anche grazie alla joint venture che abbiamo messo in piedi con un importante gruppo di investitori turchi. L’obiettivo a lungo termine, chiaramente, è quello di aprire anche in altre piazze mondiali nei prossimi anni”.
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