Un grande vino non costruisce la propria reputazione in un batter d’occhio, né, tanto meno, con una buona annata ogni decennio. Al contrario, è la costanza, specie in termini qualitativi, a rendere memorabile un’etichetta. In questo senso, Wine Lister ha analizzato la devianza tra i punteggi di tutti i vini che, nell’indice sintetico basato sui voti delle più grandi testate enoiche del mondo, hanno almeno 30 annate recensite, sopra i 950 punti. Così, per costanza e punteggi medi, il vino più solido e coerente, sorprendentemente, è un californiano: con la stragrande maggioranza delle annata valutate tra i 960 ed i 990 punti, il Ridge Vineyards Monte Bello tra i primi 10 è anche il più conveniente, con un prezzo medio di 124 sterline a bottiglia (www.wine-lister.com).
Ovviamente, tra i vini più affidabili, ci sono in primis i big di Francia: dai top di Bordeaux, quindi Château Margaux, Petrus, Château Cheval Blanc, Château Latour e Château Haut-Brion, al re di Borgogna, Romanée-Conti, unica azienda presente con due etichette diverse, il Domaine de la Romanée-Conti Romanée-Conti ed il Domaine de la Romanée-Conti La Tâche, che sono anche, di gran lunga, i più cari, con prezzi a bottiglia che toccano, rispettivamente, 11.200 e 2.500 sterline a bottiglia.
Un’altra etichetta straordinariamente solida, su una serie storica che arriva fino agli anni Venti del secolo scorso, la griffe di Spagna Bodegas Vega-Sicilia Unico, mentre a completare la top 10 è un australiano, l’Henschke Hill of Grace Shiraz. Vini diversi, accomunati non solo e non tanto dall’altissima qualità, quanto dalla capacità di posizionarsi sempre, anche nelle annate più difficili, a livelli altissimi, riuscendo a confermarsi anno dopo anno.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025