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IL PROGETTO

Un manifesto “concreto” per il futuro del vino: ecco “Envisioning2035 Wine (R)evolution”

L’11 giugno (Milano) il summit voluto da FreedL Group di Edoardo Freddi, ed Ettore Nicoletto, per riflettere ed agire sui temi caldi del settore
Italia
Edoardo Freddi, promotore, con FreedL Group, di “Envisioning2035 Wine (R)evolution”

Affrontare i temi caldi del mondo del vino, dalla creazione del valore alla gestione del climate change, dai cambiamenti di mercato al rapporto alcol-salute, passando però dalla teoria alla pratica, mettendo nero su bianco idee da realizzare, o quanto meno capaci si stimolare una riflessione tra gli addetti ai lavori, e non solo, che porti ad azioni il più possibile concrete: sono gli obiettivi del summit “Envisioning2035 Wine (R)evolution - Piano strategico per il vino italiano”, che sarà di scena l’11 giugno alla Terrazza Belvedere di Palazzo Regione Lombardia a Milano, promosso da FreedL Group, una multinazionale italiana a conduzione familiare, fondata da Edoardo Freddi nel 2018 - che investe e cresce nel mondo del Food & Beverage e di cui fa parte anche Edoardo Freddi International, una delle più avanzate realtà italiane dedicate all’export, con oltre 60 cantine con marchi che vanno da Marchesi di Barolo a San Michele Appiano, da San Leonardo a Suavia, da Villa della Torre a Michele Satta, da Vallepicciola a Citra, da Montevetrano a Librandi, da Mottura a Pellegrino 1880, per citarne alcune - ed Ettore Nicoletto, manager di lungo corso del mondo del vino e tra i promotori, negli anni scorsi, di “Vision 20/30”, “think tank” da cui, in forma più leggera e operativa, prende appunto le mosse “Envisioning2035 Wine (R)evolution”, come spiegato, a WineNews, dallo stesso Edoardo Freddi.
“Ho deciso di promuovere, attraverso FreedL Group, questo summit insieme ad Ettore Nicoletto perché sento, prima di tutto da persona profondamente coinvolta in questo settore, la necessità di aprire uno spazio di dialogo vero. Il vino italiano ha bisogno di un momento strutturato di riflessione collettiva. Come imprenditori, sentiamo la responsabilità di facilitare il confronto e stimolare una visione condivisa, che guardi oltre le singole aziende e punti al rafforzamento competitivo del nostro sistema Paese. Questo è solo il primo passo di un percorso che vogliamo rendere continuativo e sempre più inclusivo”, commenta Edoardo Freddi.
Un summit, dunque, con due obiettivi dichiarati: promuovere un confronto a livello di comparto sui temi critici che frenano la competitività del sistema vino italiano avanzando proposte d’azione, e diventare un appuntamento annuale per analizzare e ri-orientare con una modalità, la più ampia e condivisa possibile, le strategie competitive del sistema Paese. E da cui nascerà il “Manifesto Envisioning2035” da cui deriveranno gli interventi dei panelist, tra cui: Danny Brager (consulente per bevande alcoliche “Brager Beverage”), Gabriele Castelli (responsabile area giuridico-amministrativa Federvini), Roberta Crivellaro (Managing partner Withers World-Wide), Luca Ferrari (avvocato societario Withers World-Wide), Vladi Finotto (direttore Master Economia Agroalimentare Università Ca’ Foscari Venezia), Edoardo Freddi (esportatore e ceo FreedL Group), Roberta Garibaldi (presidente Aite-Associazione Italiana Turismo Enogastronomico), Priscilla Hennekam (wine influencer and consumer expert), Robert Joseph (giornalista e wine expert), Christine Mauracher (direttore Master Food e Wine Università Ca’ Foscari Venezia e presidente Società di Economia Agroalimentare), Alessandro Mutinelli (ceo Italian Wine Brands), Ettore Nicoletto (Industry Expert), Denis Pantini (Nomisma - Wine Monitor) e Fabio Piccoli (direttore responsabile gruppo editoriale Wine Meridian). E con altri esperti che si uniranno successivamente al gruppo dei contributors, così da rendere il lavoro ancora più completo e, di conseguenza, il “Manifesto Envisioning2035” più rilevante ed interessante per l’intero comparto vitivinicolo, spiegano i promotori.

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