
Il binomio Cortina-neve, ovviamente, non è insolito. Eccezionali sono, invece, le immagini che arrivano da “Vigneto 1350”, alias la vigna più alta d’Europa, nel comune ampezzano, progetto sperimentale di viticoltura di alta montagna, da un’idea di Fabrizio Zardini, in collaborazione con Francesco Anaclerio, dove la neve ha coperto completamente i filari. “Si dice: “sotto la neve il pane”, noi speriamo anche il vino”, spiega Zardini, commentando le foto inviate a WineNews.
“Il progetto avanza - aggiunge - abbiamo raccolto qualche grappolo e vinificato alcuni litri di vino, così, per essere pronti al primo vero raccolto che speriamo di ottenere quest’anno. La neve ha provocato qualche danno alle strutture, recinto, palificazione e tettoia, ma le viti stano benissimo, ad una temperatura ideale attorno agli zero gradi, come nelle celle di vernalizzazione dei vivai. E anche il terreno è rimasto caldo e non ha gelato, coperto dallo strato coibentante della neve, scesa prima del freddo, che in realtà comunque non sembra caratterizzare questo inverno”.
Enti, aziende e privati possono sostenere “Vigneto 1350” di Cortina (www.vignetocortina.it), situato alle falde del Monte Pomagagnon, attraverso il progetto “Adotta una vite”, che è guidato da Maria Pia Montanari: è possibile adottare un filare o una singola barbatella - così viene chiamata la giovane pianta di vite dai tecnici - acquistando un certificato sul quale saranno riportati numero e posizione, contribuendo così all’iniziativa, che non ha scopo di lucro, ma esclusivamente mira a sperimentare tecniche di coltivazione della vite in montagna, in collaborazione con vari Enti Universitari.
Sulla mappa virtuale posta sul sito www.adottaunavite.it e sulla recinzione del vigneto saranno apposti i nomi degli appassionati che avranno sottoscritto l’adozione e che saranno periodicamente informati sui momenti più importanti della stagione vinicola, con una web cam che monitora in tempo reale il vigneto.
Grazie anche alla presenza di questo “Vigneto 1350” ed anche alle attività di relazioni e di organizzazione di eventi di Maria Pia Montanari (Golden Moon), Cortina si sta affermando come una sorta di “capitale della viticoltura eroica”. Qui è anche nato il “Cortina Wine Club Vini Estremi”, che si pone come obiettivo la scoperta, la conoscenza e la degustazione dei vini prodotti in luoghi estremi.
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