02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

UN PRODUTTORE DI VINO DA AGRICOLTURA BIODINAMICA NON ESEGUE IL TRATTAMENTO SISTEMATICO CONTRO GLI INSETTI CHE CAUSANO LA FLAVESCENZA DORATA, COME PREVISTO DA UNA DIRETTIVA, E RISCHIA UNA MULTA DI 30.000 EURO E 6 MESI DI RECLUSIONE. SUCCEDE IN FRANCIA

Un produttore di vino da agricoltura biodinamica non esegue il trattamento sistematico contro gli insetti che causa la flavescenza dorata, e ora rischia una multa di 30.000 euro e 6 mesi di reclusione. Succede in Francia, a Beaune, dove il viticoltore Emmauel Giboulot rischia di diventare protagonista di un caso che potrebbe rappresentare un clamoroso precedente nel dibattito tra sostenitori della viticoltura “bio” e tradizionale. Secondo quanto riporta Decanter.com, Giboulot sarebbe stato accusato dal Draaf - Sral (il Servizio Regionale dell’Alimentazione di Aquitania, in capo alla Direzione Regionale dell’Alimentazione, dell’Agricoltura e delle Foreste) di non aver rispettato la direttiva, valida in tutta la Cote d’Or, di trattare sistematicamente le vigne contro lo “scaphoideus titanus”, responsabile della flavescenza che sta colpendo parte dei vigenti di Borgogna in maniera significativa dal 2011.
La questione, ovviamente, è finita in tribunale, e vede contrapposti due interessi: da un lato quello del produttore, che dice di non voler trattare le vigne con insetticidi perché questo significherebbe mandare a rotoli il lavoro iniziato dal padre, negli anni ’70, che ha portato l’azienda ad essere completamente biologica e biodinamica; dall’altro, quello della viticoltura della Regione, perché, come spiega Jean-Michel Aubinal, presidente della Confédération des Appellations et des Vignerons de Bourgogne (Cavb), “questa malattia ci sta colpendo, e stiamo lavorando per fare un health-check dettagliato delle vigne e capire dove c’è necessità di intervenire, e talvolta di estirpare. Nel 2012 abbiamo estirpato 12 ettari nel Maconnais, che non è una grande quantità, ma c’è bisogni di essere davvero reattivi per evitare che la malattia si propaghi”.
Giboulot, dal canto suo, ovviamente, sostiene di non essere un irresponsabile sotto questo punto di vista, e si dice convinto che i trattamenti sistematici con insetticidi non siano la soluzione, e che ci siano alternative migliori anche per la salute dei consumatori. Ma, intanto, la direttiva della Cote d’Or impone di farli, bio o non bio …

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli