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“UN SEGNALE POSITIVO PER IL SISTEMA VINO E PER I CONSUMATORI”: COSI’ PIERO MASTROBERARDINO, PRESIDENTE DI FEDERVINI, COMMENTA IL DECRETO CHE ASSEGNA ALL'ISPETTORATO CENTRALE REPRESSIONE FRODI LA VIGILANZA SULLA PRODUZIONE DI VINI DI QUALITA'

Italia
Piero Mastroberardino

“E’ un segnale positivo, una decisione che conferisce credibilità al sistema vino e tutela i consumatori, garantendo equilibrio su tutto il territorio nazionale”: così Piero Mastroberardino, presidente di Federvini e tra i più importanti produttori italiani, intervistato da WineNews, commenta il decreto voluto dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali, Paolo De Castro, che assegna all'Icrf, Ispettorato Centrale Repressione Frodi, la vigilanza sul controllo della produzione dei vini di qualità.
“E’ evidente - continua Mastroberardino - lo sforzo per creare economie di scala e di scopo per consentire una maggiore efficienza nel sistema dei controlli. Inoltre, ritengo che un elemento terzo possa servire a spegnere le polemiche a livello locale dei Consorzi”.
Secondo il ministero la firma del provvedimento si inserisce nell'ambito della strategia nazionale che punta a definire un quadro di riferimento omogeneo per tutte le produzioni agroalimentari a qualità certificata. Alla base di esso, viene sottolineato, si pone la volontà di orientare anche il "sistema vino a denominazione" verso il modello già in essere per le Dop e Igp, basato sul sistema del controllo ad opera di organismi terzi e sulla vigilanza quale competenza dell’autorità pubblica. In questo senso é obiettivo del ministro attuare nei tempi più rapidi possibili il necessario adeguamento della legge 164/92. Tali modifiche andranno stabilite per i "Vini di qualita" prodotti in regioni determinate (Vqprd), considerando la definizione di un percorso con tempi predeterminati, che permettano i necessari adeguamenti da parte dei Consorzi e dei soggetti terzi responsabili dei controlli.
Nelle more di tale riforma strutturale del sistema dei controlli e delle norme relative, il decreto odierno individua quale Autorità preposta alla vigilanza sui Consorzi di tutela incaricati al controllo, l'Ispettorato Centrale Repressione Frodi. Al fine di assicurare in questa prospettiva la massima trasparenza al settore, la tutela per i consumatori e certezze per Consorzi e produttori, il Decreto confermando gli incarichi per i programmi sperimentali di controlli ai 28 Consorzi di tutela già autorizzati riapre i termini per la presentazione di domande da parte di altri Consorzi.
Il provvedimento varato consente inoltre, conclude la nota del Mipaaf, di dare immediatamente risposta alle esigenze di tutela e trasparenza di una delle più importanti filiere del made in Italy di qualità, grazie al nuovo ruolo di vigilanza svolto da parte dell'Ispettorato Centrale Repressione Frodi. Allo stesso tempo, con la riapertura dei termini per i programmi di sperimentazione, diviene possibile sperimentare specifici interventi mirati al controllo della qualità, anche con l'adozione di fascette e ologrammi anticontraffazioni, oggi particolarmente sentiti in talune denominazioni e realtà regionali.

Il commento - La posizione di Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc ...
“L’avvenimento è importante - ha dichiarato il Presidente di Federdoc Riccardo Ricci Curbastro - perché è il completamento del compito di tutela affidato ai Consorzi dalla legge 930/63 e successivamente dalla 164/92, da oltre 30 anni mai attuato”. Queste iniziali considerazioni, e il vivo apprezzamento per l’operato del Ministro, sono stati espressi da Federdoc, la confederazione nazionale dei consorzi di tutela vini doc e docg.
Ricci Curbastro ritiene positivo il decreto, perché è il riconoscimento di un lavoro organico e sistematico svolto dai Consorzi nell’attuazione del Piano, monitorato in termini assolutamente positivi dal Ministero delle Politiche Agricole (il decreto cita: “… è stata effettuata l’attività di monitoraggio prevista…, dalla quale sono emersi risultati positivi tra i quali la rintracciabilità del prodotto, il controllo delle produzioni nelle varie fasi del processo produttivo, l’acquisizione immediata dei dati certi sui vini a DO per tutti gli operatori e in tutte le fasi produttive nonché l’aggiornamento dell’albo dei vigneti e lo snellimento delle procedure per gli adempimenti dei produttori”), e per questo è stato confermato ed esteso ad altre denominazioni.

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