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Una formula di azionariato popolare enogastronomico: dal food al vino, in Puglia arrivano i prodotti a marchio “Bari”, per sostenere le aziende locali e la propria squadra del cuore, dentro e fuori dal campo

Una formula di azionariato popolare enogastronomico: acquistando prodotti con il marchio “Bari” si finanzia l’attività della squadra di calcio del cuore. È l’idea, a dir poco originale, messa in campo da Gianluca Paparesta, presidente del Bari, e da Giampaolo Panza della società di comunicazione Planete Affaires. L’iniziativa prende forma nell’individuazione di aziende del territorio che acquistano la licenza a realizzare prodotti legati al food o al vino con il brand Fc Bari 1908: ci sono già quattro accordi ufficiali, dalle Cantine Botromagno a Salati preziosi (patatine), dalla pasticceria Ladisa (cioccolatini e biscotti) alla Mi.Ta.Past (panini preconfezionati).

“Abbiamo scommesso sul Bari prima del calciomercato - ha spiegato Panza - con un progetto innovativo enogastronomico. Il tifoso, acquistando prodotti con il brand del Bari, finanzia aziende locali e sostiene il proprio club del cuore. La formula prevede che le aziende sub-licenziatarie presentino una linea di prodotto brandizzato Fc Bari, con packaging ad hoc”.

“Questi accordi commerciali - spiega Paparesta - consentono di radicare la nuova società nel territorio, ma soprattutto di favorire la crescita economica dei partner del club. Presto presenteremo nuovi accordi”. Tra le novità, il “panino biancorosso”, realizzato con la consulenza gastronomica del popolare chef Almo Bibolotti, che lo racconta così: “nella rosetta c’è tacchino arrosto, crema di pomodori sott’olio, crema di menta e scamorza affumicata silvana”.

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