Una riflessione sul vino che comprenda la dimensione economica, imprenditoriale, sociale e ambientale cinquant’anni dopo l’entrata in vigore della legge sulle denominazioni di origine (D.p.r. 930/1963). Ecco “50 anni di qualità e bellezza nei territori”, il convegno promosso dalle Città del Vino e Coldiretti per celebrare le Doc che proprio nel 2013 “spengono” 50 candeline, di scena il 7 aprile a Vinitaly (Verona, 7-10 aprile, www.vinitaly.com), con la partecipazione del Ministro per le Politiche Agricole, Mario Catania, e personalità di spicco come Gian Carlo Caselli, Procuratore della Repubblica al Tribunale di Torino, e Bruno Marchioni, primo presidente del Consorzio del Soave. La “chicca”? L’esposizione delle prime bottiglie etichettate come Doc.
Così a cinquant’anni dall’entrata in vigore della legge sulle denominazioni di origine che ha contribuito al “rinascimento” del vino italiano, le Città del Vino e Coldiretti riflettono sull’importanza di quella legge, su come abbia inciso sul concetto di qualità e su come oggi siano necessarie nuove e più avanzate forme di promozione del vino. Probabilmente una delle rare leggi che ha inciso su un comparto produttivo, quello vitivinicolo, in modo decisamente “pesante”, cambiando in modo radicale il modo di intendere il vino. E a partire dalla quale l’Italia del vino cominciava la sua scalata al successo mondiale.
Il convengo sarà aperto da Pietro Iadanza, presidente delle Città del Vino, seguiranno gli interventi di Silvio Menghini, dell’Università di Firenze, sul tema “Numeri del vino. Vino e qualità territoriale”. Gian Carlo Caselli, Procuratore della Repubblica al Tribunale di Torino parlerà di “Qualità che crea legalità. Nuova economia e welfare”. Mentre, “Vino e sviluppo territoriale: le opportunità di lavoro” è il tema al centro della relazione di Cristina Mottironi, dell’Università Bocconi di Milano. Seguiranno le testimonianze di alcuni giovani imprenditori ed ex amministratori pubblici, “Sindaci pionieri” nella valorizzazione territoriale legata al vino: i “giovani” sono Francesco Molinari, delegato Giovani Impresa Coldiretti Siena, e Riccardo Fioravante, delegato Giovani Impresa Coldiretti Verona. Gli ex amministratori sono Ilio Raffaelli, già primo cittadino di Montalcino all’epoca della nascita della denominazione legata al Brunello, e Riccardo Fioravante primo presidente del Consorzio del Soave. A concludere sarà Sergio Marini, presidente nazionale Coldiretti.
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