Uno dei paesaggi vitivinicoli più importanti e celebri d’Italia, compie un altro passo nel suo cammino verso il riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità Unesco: Langhe-Roero e Monferrato, infatti, sono davvero vicini ad entrare nella “World Heritage List”. La seconda ispezione ha permesso all’Icomos, l’istituto tecnico che valuta le proposte di candidatura dell’Unesco, di superare le criticità ed esprimere parere positivo. La palla, adesso, va a Doha, dove si deciderà definitivamente a giugno, sulla candidatura dei “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: le Langhe-Roero e Monferrato”, nella Lista dei siti considerati Patrimonio dell’Umanità, chiudendo così un percorso iniziato nel “lontano” gennaio 2011, quando il Gruppo di Lavoro Interministeriale Unesco, composto da rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (presieduto all’epoca da Giancarlo Galan), del Ministero dei Beni Culturali e del Ministero dell’Ambiente, dettero il via libera alla candidatura, nell’ottica di una valorizzazione dell’intero patrimonio dei paesaggi rurali italiani. Anche attraverso il riconoscimento dell’Unesco a quello che l’allora Ministro delle Politiche Agricole Galan definì “una parte della storia enogastronomica millenaria italiana, ed uno dei “diamanti” del patrimonio rurale italiano”.
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